Questo uno dei passaggi più significativi emerso dai numerosi dibattiti della XVIII edizione del FIABADAY tenutasi domenica 4 ottobre ed il cui evento principale si è svolto come di consueto in Piazza Colonna a Roma con il palco davanti a Palazzo Chigi. Realizzato in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il FiabaDay vuole ogni anno ricordare quanto l’abbattimento delle barriere architettoniche sia una necessità imprescindibile per ogni persona.
Proprio “dalla situazione d’emergenza della pandemia che ha fatto capire alla totalità delle persone, ciascuna nella propria diversità, che il tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche è di tutti noi per cui rendere i condomini e le città accessibili è un bene comune cui non possiamo rinunciare”, come sottolineato dal Presidente di FIABA Onlus Giuseppe Trieste, è nata l’annuale campagna di sensibilizzazione “Per me il lockdown non è finito”. Un tema che anche Papa Francesco ha evidenziato nel suo messaggio, “auspicando che l’annuale evento contribuisca a promuovere una nuova cultura e una rinnovata sensibilità sociale, evidenziata quest’anno dal fenomeno del lockdown, che ha messo maggiormente in evidenza l’urgenza di un cambiamento strutturale anche fra le mura domestiche”.
Uniformità di vedute espressa anche da tutti i relatori in conferenza stampa del 1 ottobre presso la sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio, dal Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Chieppa, al Consigliere del Presidente del Consiglio dei Ministri in tema di disabilità Giuseppe Recinto, alla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.
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