“È un brano che racconta del mostro che tutti noi abbiamo dentro, quella voglia istintiva di stare bene, di essere felici e di relazionarci con le persone e col mondo: ballare, bere, amare, far sesso, divertirsi, godere della vita”
È uscito venerdì 2 aprile 2021 in distribuzione Artist First “Il mostro che hai dentro” di Dongo D, il progetto solista di Dario Dongo. Il brano, che non ha paura di suonare sfacciatamente pop, vuole descrivere una pulsione primordiale comune a tutti noi, un istinto che la società spesso condanna, un “mostro” che ci teniamo tutti dentro. È un invito a essere sè stessi, nonostante tutto!
Dongo D ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Il mostro che hai dentro” è il tuo singolo di debutto, di che cosa si tratta?
Si tratta di un brano dal sapore synth pop, che strizza l’occhio alle sonorità dei sintetizzatori anni ’80. È un brano che racconta del mostro che tutti noi abbiamo dentro, quella voglia istintiva di stare bene, di essere felici e di relazionarci con le persone e col mondo: ballare, bere, amare, far sesso, divertirsi, godere della vita.
Cosa vuoi comunicare con questo brano?
La voglia appunto di star bene e relazionarsi col mondo spesso viene attuata in forme liberatorie e libere che spesso sono mal viste dalla società e dalla morale e per questo vengono descritte come “mostruosità”, da qui il “mostro” che abbiamo dentro. Ma quello che per gli altri è un mostro non è altro che quello che siamo noi veramente e questo brano è proprio un invito a liberarsi di costrutti e preconcetti, di esprimere al meglio delle nostre possibilità quella che è la nostra natura più intima e vera, di fregarsene del giudizio altrui e di vivere liberi la propria felicità.
Che tipo di accoglienza ti aspetti?
Non voglio crearmi aspettative. Ho creato questo brano e lo lascio andare libero nel mondo per chiunque abbia voglia di ascoltarlo. Se il messaggio di questo brano raggiungerà anche solo un’altra persona io sarò contento. Se poi avrà successo e potrò dedicare la mia vita unicamente alla musica ed alla produzione sarò solo che felice di farlo.
Come nasce il tuo progetto musicale?
Il mio progetto nasce dalla voglia di creare con il suono e con la musica in maniera autonoma. Nasco come pianista classico ma essere un interprete non mi è mai andato a genio, ho sempre voluto essere io a scrivere e così ho iniziato le mie prime composizioni. Scrivevo all’inizio per organo e per coro a 4 voci, poi son passato ad arrangiamenti canto e pianoforte di alcuni pezzi scritti da alcuni amici cantanti finché non è arrivato l’incontro con l’elettronica ed i synth di cui mi sono follemente innamorato. Una notte in un club di Milano che ora non c’è più nacque l’idea di questa canzone. La scrissi di getto e la misi a riposare. Nel frattempo che studiavo come producer, quasi per caso venne fuori, Tonight, l’altra mia traccia dal sapore EDM tropical. Mi sembrava un buon pezzo e lo publicai da indipendente. Dopo qualche tempo ho tirato fuori dal cassetto Il mostro che hai dentro, mi sono reso conto che funzionava ancora, e mi son messo quindi a riarrangiarla. Una volta pronta sentivo l’esigenza di condividerla e così è nato il mio progetto Dongo|D.