Sociale

“Il potere di un sì”, la campagna Fruitella sull’educazione dei bambini

MILANO – Genitori e bambini l’hanno vista tante volte in TV e magari hanno partecipato insieme all’attività di “Il potere di un sì” grazie alla quale sarà tra pochi giorni effettuata la donazione di materiali ricreativi ai bambini della Fondazione Arché: è la campagna di comunicazione “Il potere di un sì” di Fruittella. Un progetto che, parlando delle deliziose caramelle, porta al centro dell’attenzione il tema del delicato equilibrio tra “i sì e i no” nell’educazione dei bambini. Argomento che la campagna affronta prendendo ispirazione dai principi dell’educazione positiva.

Lo spot TV mostra una mamma, che – dopo un momento di riflessione – si concede e concede al proprio bimbo il “sì” ad un pomeriggio di gioco insieme. Questo “sì” consapevole crea la svolta relazionale nella giornata di mamma e bambino, riempiendola di complicità e di felicità condivisa, ponendo le basi per un legame più forte. Funziona davvero così?

Cosa dice l’Educazione Positiva

L’Educazione Positiva è una filosofia educativa basata sulle ultime ricerche in neuroscienze e – secondo Clio Franconi, esperta in Disciplina Positiva che ha affiancato Fruittella nel progetto – “Poiché sfata alcuni dei grandi miti dell’educazione più tradizionale, rende necessari un po’ di cambiamenti nelle nostre abitudini e nelle nostre risposte automatiche”.

Si basa su una relazione di bisogni egualitaria, sull’apprendimento tramite incoraggiamento ed esempio, sul promuovere il senso di appartenenza e di importanza in seno alla comunità di appartenenza (famiglia, classe, quartiere ecc) e sul promuovere l’autodisciplina e la ricerca congiunta di soluzioni. Prevede la comprensione di come viene recepita la comunicazione da parte del bambino e dei suoi bisogni sulla base dello stadio del suo sviluppo – per esempio, sottolineando l’importanza di stimolare la riflessione con domande o affermazioni al positivo anziché dando ordini al negativo. Incoraggiando i piccoli miglioramenti, anziché concentrandosi solo su ciò che non va bene. Proprio Clio Franconi ha spiegato alle mamme, nel corso di un evento digitale, come il bilanciamento di sì e no consapevoli sia in linea con i principi dell’educazione positiva.

Quando la pubblicità si traduce in azione sulla genitorialità

Fruittella ha portato la campagna di comunicazione ben oltre la pubblicità, trasformandola in una vera iniziativa di divulgazione e coinvolgimento attivo di genitori e influencer invitandoli, attraverso un progetto digitale, a sperimentare, in modo semplice, nella vita quotidiana il “potere di un sì”.

Ha inviato alle famiglie partecipanti un kit composto da una lavagnetta e un braccialetto dotato di microchip RFID. Obiettivo: progettare e appuntare sulla lavagna 3 momenti “sì” da vivere con i propri figli. Ad ogni momento “sì” concluso è stato sufficiente avvicinare il braccialetto allo smartphone per far partire, attraverso un apposito sito, il conteggio all’interno di un grande contatore collettivo digitale di “momenti sì” dove poter anche raccontare la propria esperienza. L’obiettivo 100%, ovvero il completamento di tutti i “momenti sì” progettati dalle famiglie, è stato da poco raggiunto e grazie a questo traguardo Fruittella regalerà dei “momenti sì” anche ai piccoli della Fondazione Arché, che accompagna bambini e famiglie vulnerabili nella costruzione dell’autonomia sociale, abitativa e lavorativa con servizi di supporto.

Tra le tante mamme coinvolte nell’iniziativa anche @LadyFacchinetti, Angela Massera e qualche papà, con Angelo Pisani e Valerio Albanese, Papathumper.

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