Il presidente di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello, ricorda i 40 anni del terremoto in Irpinia

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ROMA – “Ci sono eventi naturali che non possono essere essere controllati. Accadono e non possiamo impedirli. Eppure noi sappiamo che potrebbero verificarsi. In quest’ottica previsione, programmazione, organizzazione e gestione dell’emergenza sono strumenti fondamentali ed indispensabili per ridurre al minimo le terribili conseguenze”.

Così il presidente di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello, nel giorno del ricordo (e del dolore) a distanza di 40 anni esatti dal terremoto che sconvolse l’Irpinia e la Campania intera.

“Si tratta di fattori – prosegue Mauriello – che dovrebbero guidare sempre la conduzione della Res Publica e le scelte politiche, che non possono essere lasciate all’improvvisazione ed al caso. Servono visione, lungimiranza e prospettiva d’insieme. Lo apprendiamo ogni giorno ed ogni momento anche nella situazione pandemica di oggi”.

Conclude Mauriello: “Il dolore per quello che accadde, ancor più per me che ho vissuto in prima persona quell’evento in tutta la sua durezza e crudeltà, è forte, ma lo è di più la voglia di reazione e di cambiamento e di costruzione. Il desiderio di poter continuare a sognare, sapendo che senza il sogno non ci potrà essere una realtà migliore”.

Meritocrazia Italia auspica che il passato possa concretamente essere fonte di insegnamento per il futuro, che gli errori fatti non vengano ripetuti e che al di là del colore politico o della contrapposizione di idee l’interesse collettivo prevalga su quello individuale e si possa agire uniti per il bene comune, anteponendo “una logica di squadra ad una egoistica ed individualista”.