Avviene ne “Il quinto elemento”, lo spettacolo per violino, violoncello e voce recitante del Duo Max Planck, in programma il 19 gennaio
GENOVA – Una “Domenica in musica” particolare, la prossima, n. 10 del ciclo, domenica 19 gennaio alle ore 11 nel Primo Foyer del Teatro Carlo Felice. Non si tratta, infatti, solo di un concerto, ma di “uno spettacolo per violino, violoncello e voce recitante” (come recita il sottotitolo) in cui la musica incontra una delle scoperte più importanti e sconvolgenti della storia della scienza: la fisica quantistica. Titolo: Il quinto elemento. Protagonisti: Francesca Giordanino, violino, e Marco De Masi, violoncello, ovvero il “Duo Max Planck”, dal nome del fisico tedesco che nel 1918 vinse il Premio Nobel per la Fisica per essere stato il primo a teorizzare la trasmissione dell’energia non in forma continua, ma per pacchetti di energia finiti e discreti, i cosiddetti “quanti”. Un’ipotesi che ha cambiato per sempre la nostra concezione di ciò accade nell’infinitamente piccolo, nel misterioso mondo subatomico.
La musica, linguaggio fluttuante e inafferrabile basato su frequenze e ampiezze d’onda, è forse la forma d’arte che più si presta a una lettura “quantistica” in cui i parametri del suono entrano in collegamento con gli elementi della natura. Così Francesca Giordanino, oltre che esibirsi al violino, è anche autrice di un testo letto dall’attore Massimiliano Lotti, che ha come protagonista il Quinto Elemento, un eroe trascendente che si incarna di volta in volta nei quattro elementi che compongono il nostro mondo: aria, acqua, terra e fuoco. La musica, accompagnata da immagini evocative fisse o in movimento, segue gli interventi della voce recitante. Ed è grande musica, scelta per simboleggiare con i suoni i quattro elementi: l’Aria sulla Quarta Corda di J. S. Bach (Aria), la Sonata per violino e violoncello di Maurice Ravel (Acqua), Escualo, Oblivion, Muerte del Angel di Astor Piazzolla (Terra), arrangiato in esclusiva da Stefano Cabrera, e la Passacaglia in sol minore su un tema di Händel di Johan Halvorsen (Fuoco). Il tutto (con la regia della stessa Giordanino, aiutata da Riccardo Memore) pensato come «un magico incontro fuori dal tempo – spiegano gli autori –, dove l’arte si sposa con l’arte per raccontare una fiaba moderna che (grazie alla sua ispirata visione alchemica) rappresenta un piccolo squarcio di luce nelle tenebre del materialismo sistemico».
Biglietti
Ingresso: € 8 (intero), € 6 (ridotto under 26). Orari di biglietteria: martedì-venerdì dalle 11:00 alle 18:00, sabato dalle 11:00 alle 16:00 e un’ora prima dello spettacolo. Apertura domenicale in occasione del ciclo “Domenica in musica”: ore 10:30-11:15.