“L’ho scelto come singolo perché è il brano che più mi ha rappresentato durante questo periodo di forti dubbi e di tante domande”
Dal 17 dicembre è disponibile in rotazione radiofonica “Il tempo che non torna” (TRP Vibes/Believe Digital), nuovo singolo di Orazio Russo. Il brano è disponibile su tutte le piattaforme di streaming dal 3 dicembre. “Il tempo che non torna” è un brano pop che spazia tra sonorità wave ed abbraccia quel sentimento nostalgico che ogni individuo prova nel rendersi conto che tutto quel tempo che credeva di possedere, in realtà, è inesorabilmente trascorso. Con questo brano Orazio Russo ci invita a vivere a pieno ogni istante che abbiamo a nostra disposizione, senza mai cullarsi che ci sia un domani per poterlo fare.
Orazio Russo ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Il tempo che non torna” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?
E’ un brano a cui tengo parecchio perché registrato con un sound diverso da quello che caratterizza tutti i miei brani e quindi proprio per questo unico e particolare ai miei occhi. In più per la prima volta in registrazione, ho avuto il piacere di ospitare 32 elementi di archi ed è stata una grandissima emozione.
Cosa vuoi trasmettere con questo brano?
C’era una frase che mi tornava sempre in mente ed era quella che cito all’inizio del brano…Quando capirai che il tempo non ritorna più, sarà peggio per te…con questo brano vorrei dire di stare sempre presenti al proprio tempo e di non rimandare mai nulla, in amore, nell’amicizia , nella vita in genere. Spesso non esterniamo un’emozione perché pensiamo che ci possa essere sempre tempo per farlo, perché siamo presi dal vortice della vita frenetica ma in realtà, il tempo perduto non ci verrà mai più restituito.
C’è anche un videoclip, come si caratterizza?
Si certamente. Abbiamo girato un videoclip in un capannone vicino Catania. Il video è stato girato dal giovane regista catanese Sergio Greco per One Web Italia e narra la storia di un amore alla fine ma con grande dolore e nel silenzio delle parole non dette.
Come si è sviluppato il tuo percorso musicale?
Il mio percorso musicale nasce a metà degli anni ’80 con il progetto rock CAFTUA , il gruppo che mi ha accompagnato per tantissimi anni e del quale sono stato voce e autore di tutti i brani . Con la band, negli anni, ho partecipato a tantissimi festival e collaborato on stage con diversi big della musica pop e rock italiana. Discograficamente con i Caftua, ho avuto il piacere di avere dei feat importanti…Carmen Consoli in “ One Day” brano presente in “ESODO” il primo album e Luca Madonia in “Come Mai” brano presente in “SOTTO IL VULCANO” il secondo al album della band. Dopo un periodo di pausa, perché avevo perso degli equilibri che dovevo e volevo ritrovare, ho deciso di iniziare un percorso da solista perché avevo il bisogno di giocare e metterci la faccia in prima persona ed ho registrato “GRETA” il mio primo singolo che verrà anch’esso inserito, nel mio primo album da solista che uscirà a Maggio.