La guida, a cura di Luigi Cremona, esce in un momento in cui la ristorazione italiana non è mai stata così creativa e in fermento. Tanto che la ristorazione è il comparto con il maggior numero di investimenti dopo quello dell’energia, e nel 2023 circa un imprenditore del settore su due ha investito nel rinnovo del parco attrezzature e nel potenziamento degli strumenti digitali. Anche la FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), nel Rapporto Ristorazione 2024, comunica che il 2023 è andato a gonfie vele, con un fatturato che ha toccato i 54 miliardi di euro (+4% rispetto all’anno precedente). Ciò nonostante qualche criticità nel settore esiste. Ad esempio secondo l’Osservatorio sulla ristorazione di TheFork e Format Research, le nuove aperture, pari al 9%, non compensano il 15% delle chiusure. Inoltre il 70% delle imprese di ristorazione denuncia la carenza di personale e la difficoltà a trovarne di qualificato.
Ma la trasformazione in atto nel mondo della ristorazione è ancor più articolata. Una sorta di fluidità trascende ormai generi e categorie, con format che si contaminano, ristoranti che si rinnovano in bistrot, trattorie che si riscoprono contemporanee, enoteche che apparecchiano una cena. Così come sta cambiando anche il modo di stare a tavola, più veloce, spesso con il piatto unico che sostituisca le diverse portate, ma anche più consapevole ed esigente, attento alla provenienza delle materie prime e all’equilibrio dei nutrienti.
La guida del Touring si rimodella insieme a queste tendenze e fa scelte precise, ovvero puntare sui giovani, sia nel segnalare nuove aperture sia nell’assegnazione dei premi, oltre ad arricchire la guida con racconti di storie di persone e di prodotti, e itinerari del gusto in ogni regione.
Accanto ai 2.000 ristoranti, tra cui quelli che sfiorano l’Olimpo con chef di prestigio assoluto, quelli firmati “Cucina d’Autore” dove i piatti sono impeccabili, quelli premiati “Buona Cucina” di impronta regionale e familiare, oltre a locali che offrono un’alternativa al classico sedersi a tavola, oltre le 470 botteghe e cantine e i 58 itinerari del gusto, la guida punta soprattutto sui giovani per i quali è confermato il Premio Top di Domani, con quattro promesse, chef selezionati in tutta Italia che si distinguono per talento, curiosità, spiccata personalità e sensibilità nell’interpretare la propria professione. e sul racconto del legame tra cibo e territorio.
Tra le innovazioni della guida il Premio Miglior Novità che mette in luce le aperture più recenti e interessanti, privilegiando ancora i giovani che inaugurano attività perseguendo un’idea, un sogno, e il Premio Miglior Servizio di sala, che vuole riconoscere il merito della figura del cameriere, spesso oscurato dalle luci della ribalta puntate sullo chef. Uno squilibrio a causa del quale è difficile trovare personale di sala, soprattutto preparato.
L’enogastronomia si conferma un tema centrale per la promozione del territorio italiano, capace di raccontare la cultura, le tradizioni e l’identità delle diverse regioni. Per il Touring Club, il cibo è da sempre un’espressione culturale a tutti gli effetti: un linguaggio che, come il patrimonio storico e artistico, contribuisce a plasmare e raccontare il mondo. La “Guida Ristoranti d’Italia 2025” abbraccia questa filosofia, raccontando il cibo come risultato della nostra identità e come strumento per far conoscere e valorizzare i territori.
La nuova guida si inserisce in una lunga tradizione che risale al 1931, con la pubblicazione della prima Guida Gastronomica del Touring Club Italiano. Quella storica edizione rappresentò un rigoroso censimento del patrimonio agroalimentare italiano, coinvolgendo una vasta rete di collaboratori, dai consoli volontari a cuochi, ristoratori e insegnanti. Ancora oggi, quella guida è considerata un punto di riferimento per la mappatura del nostro ricco patrimonio gastronomico.
Ispirandosi a questo illustre precedente, la nuova Guida Ristoranti d’Italia 2025 introduce due nuove sezioni in ogni regione: Una storia un’idea rivela la creatività umana e la cultura del saper fare che fanno della cucina italiana ciò che è: 18 donne e uomini, uno per regione, precursori ispirati da un’idea innovativa, che l’hanno perseguita con successo. Storie di chef, pasticceri, imprenditori e artigiani che hanno scommesso sul proprio territorio, trasformandolo in un punto di forza. Esempi virtuosi di come il cibo possa diventare un veicolo per la valorizzazione culturale e per la promozione di un turismo esperienziale e autentico. Dalla terra al piatto, invece, pone i riflettori su alcuni prodotti che fanno parte della molteplicità di biodiversità, materie prime e prodotti di eccellenza del nostro Paese: alcuni sono noti, altri da scoprire e altri ancora da preservare.
Con i suoi itinerari del gusto, 58 in tutto, “Ristoranti d’Italia 2025” è anche una guida di viaggio. Un viaggio consapevole, un viaggio di prossimità con tante proposte a chilometro zero. La sezione Territori a Tavola è una mappa di luoghi da visitare, con tanti suggerimenti di piccoli produttori, botteghe, cantine, caseifici, posti dove mangiare e qualche spunto per dormire. Perché l’Italia, con le sue meraviglie d’arte e architettura, è anche altro: Venezia è anche la Venezia dei “bacari”, Milano è immenso incubatore di cucina, Firenze è quella della bistecca Fiorentina, Palermo è un grande banco di street food e mercati, e i piccoli comuni e borghi medievali sono laboratorio delle più rinomate Dop, Doc, Igp.
La guida “Ristoranti d’Italia 2025” è disponibile nelle principali librerie e online. Un invito a tutti i viaggiatori a partire per un viaggio tra sapori, tradizioni e territori, per scoprire l’Italia in modo nuovo, autentico e sostenibile.
La guida vive costantemente e si anima al di fuori della carta stampata anche nella newsletter mensile “Gusto Touring – Saperi e sapori” per parlare di temi enogastronomici, ristorazione, gusti e tendenze, territori. Di cultura del cibo, un piccolo sistema con spunti per accendere curiosità e fornire qualche risposta. A firmarla, il critico gastronomico Luigi Cremona, curatore anche della guida da oltre 30 anni, che ogni volta sceglie un tema di riflessione sulla gastronomia di oggi e propone una storia esemplare di ristorazione, oltre a qualche consiglio su prodotti e territori.
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