Per farlo ha scelto di partire dalla cosiddetta sindrome metabolica, non una malattia nel significato classico del termine, ma un insieme si segni, sintomi e dati di laboratorio ( tra i quali l’ipertensione, ipergiclemia, valori troppo bassi di colesterolo “buono”, trigliceridi alti e accumulo di grasso a livello dell’addome) che aumentano il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari come infarto e ictus o in un tumore.
Moschetta nei capitoli introduttivi del libro spiega i meccanismi biologici attraverso i quali una cattiva alimentazione può contribuire a generare tessuto adiposo in eccesso e a nutrire le cellule tumorali favorendone la crescita.
Migliorare il proprio stile di vita facendo più movimento e adottando una dieta più salutare sta fortunatamente diventando una priorità per un numero crescente di persone, spesso motivate dal desiderio di raggiungere una buona forma fisica o, semplicemente, di liberarsi di qualche chilo di troppo. Ma la motivazione estetica non dovrebbe essere l’unica, dato che ormai è provato che obesità e sovrappeso accorciano la vita, fanno ammalare di più e, in sostanza, incidono anche sulla qualità di vita nella vecchiaia.
Il grasso addominale per esempio, si accumula intorno al girovita e rappresenta un fattore di rischio sia per per le malattie cardiovascolari che per i tumori anche se, come spiega Moschetta, pochi se ne accorgono perchè non è percepito come un disturbo. E anche quando ci si ammala, una circonferenza addominale superiore al metro può essere un problema, perchè rende più resistenti alle terapie standard.
Oltre agli stili di vita, anche la genetica determina il livello di rischio individuale, è Moschetta, nella sua attività di ricerca, si occupa appunto dell’interazione tra geni, nutrizione e attività fisica.
La sua ricetta per stare in salute non è uguale per tutti: l’esperienza di vita deve essere calibrata sui propri geni e anche dieta e nutrizione vanno personalizzate, per rispondere ai diversi metabolismi. E la ricerca va avanti palesando che anche il microbioma, cioè l’insieme dei batteri che abitano il nostro organismo, e soprattutto l’intestino, gioca un ruolo nel determinare il rischio individuale di ingrassare.
Per garantirsi una vita sana, lunga e di qualità è quindi necessario conoscere i meccanismi attraverso i quali gli alimenti interagiscono col nostro organismo nella prevenzione e cura del cancro.
AUTORE: Antonio Moschetta
EDITORE: Mondadori, 2018
128 pagine, 17 euro
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