BUDAPEST – Domani sarà presente all’udienza di Ilaria Salis una delegazione del Partito della Sinistra Europea composta da Attila Vajnai, segretario del Partito del Lavoro ungherese, e Maurizio Acerbo (foto), segretario nazionale di Rifondazione Comunista ed esponente della lista ‘Pace Terra Dignità’.
“Il caso di Ilaria Salis è tutto politico”, dichiara Acerbo. “Orban ha criminalizzato l’antifascismo tanto che i giudici lo definiscono una forma di estremismo. Contro Ilaria Salis è stata costruita una montatura per mostrare che nell’Ungheria di Orban si usa il pugno duro verso gli antifascisti. Non si può definire l’Ungheria uno stato di diritto con un potere giudiziario indipendente e autonomo e l’accanimento contro Ilaria Salis lo dimostra. È vergognoso che nessun esponente della destra al governo in Italia abbia ritenuto doveroso venire qui a Budapest per sostenere una cittadina italiana che sta subendo una drammatica ingiustizia”, conclude Acerbo.