“La memoria della presenza, i piccoli gesti quotidiani, i momenti trascorsi insieme, l’odore… possono diventare un faro luminoso, un porto sicuro nei momenti difficili della vita”
Dal 17 settembre è disponibile in rotazione radiofonica “I’ll be there” (TRP Music/Believe Digital), brano del Libertango 5tet estratto dal nuovo album “Point of no return”, già presente su tutte le piattaforme di streaming dal 3 settembre.
Il Libertango 5tet torna con “Point of no return”, un progetto discografico full length che può essere considerato l’opera della definitiva maturazione della band. L’album contiene dieci brani originali che sono il sunto della filosofia del gruppo: particolare attenzione per le contaminazioni; il jazz come solida radice su cui innestare altre culture musicali; infine, il contrappunto come metodo compositivo.
“I’ll be there”, estratto dal nuovo album, è un brano fortemente evocativo e dal profondo impatto emotivo composto e arrangiato da Francesco Calì che ha voluto portare sonorità finora inedite per il quintetto coinvolgendo la Trp Studio Orchestra, un gruppo d’archi di dodici elementi.
Il Libertango 5tet ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“I’ll be there” è il secondo singolo estratto dal vostro nuovo disco. Di che cosa si tratta?
È un vibrante, sentito omaggio alla figura della Madre.
Che cosa volete trasmettere con questo brano?
In un mondo sempre più caotico e incerto non bisogna mai perdere di vista i veri valori della vita, quale appunto l’amore di una madre.
Com’è stato accolto l’album?
A causa della pandemia l’album ha subito un comprensibile ritardo, e questo ha fatto accrescere la curiosità. Abbiamo buone vibrazioni!
Come nasce il vostro progetto musicale?
Dal comune intento di fare buona musica, in linea con la nostra storia e poetica musicale.