Imprese: Istat, per il 54% la proprietà è a livello familiare

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Logo IstatROMA – Nel 2013 il controllo proprietario delle imprese e’ concentrato nella grande maggioranza dei casi soprattutto nella modalita’ a controllo familiare (54%), seguita dall’azionariato concentrato anche se non a carattere familiare (30,8%). Lo rende noto l’Istat nel report profili organizzativi e manageriali delle grandi imprese. Molto meno presenti risultano l’azionariato diffuso (5,3%), le cooperative (5,4%) e le unita’ a controllo pubblico (4,5%).

Nelle imprese principali e grandi, sebbene il controllo familiare sia sempre prevalente (43,5%), si registra una quota piu’ ampia di azionariato concentrato ma senza legami familiari (35,1%) e soprattutto di imprese ad azionariato diffuso (9,4%).

L’organizzazione delle imprese e’ fortemente centralizzata a livello corporate mentre e’ limitata l’autonomia finanziaria e decisionale a livello di linea di attivita’. Solo il 33,6% delle linee presenta un management con un rilevante grado di autonomia.

Le 2.974 imprese (o gruppi di impresa) intervistate sviluppano 4.680 linee di attivita’ in Italia e/o all’estero. Le imprese principali (ossia quelle con fatturato pari o superiore a 2,5 miliardi di euro o con almeno 10mila addetti) sono piu’ complesse poiche’ presentano, in media, un numero maggiore di linee di attivita’ sia in Italia (2,5) che all’estero (1,2). A queste si contrappongono le imprese medio-grandi, per le quali i valori medi sono ampiamente inferiori sia in Italia (1,4) sia soprattutto all’estero (0,3). Quasi il 30% delle imprese principali opera in una sola linea di attivita’, quota che raggiunge oltre il 75% nelle imprese medio-grandi.