Cinquecento bauli neri, ben distanziati, altrettanti addetti ai lavori hanno alternato momenti di silenzio, ad applausi, al rumore delle mani che battevano sui loro flight case ed infine hanno compiuto una simbolica chiusura dei bauli vuoti per rimarcare la necessità di ricominciare a riempire i flight case con il proprio lavoro. Al centro è stato inoltre posizionato un baule rosso in rappresentanza di tutti i colleghi che non ci sono più. Ora per ‘Bauli In Piazza’ inizia il lavoro di follow up di quanto accaduto sabato 10 ottobre a Milano.
“Da adesso in poi è necessario instaurare un tavolo di lavoro con le istituzioni – dichiarano gli organizzatori – e tutti i rappresentanti del settore degli eventi, concerti, congressi, spettacoli e fiere e il Ministero dei Beni delle attività culturali e del turismo, il Ministero delle attività produttive e il Ministero della Sanità. Ora più che mai è necessario mettere punti fermi e lavorare compatti per individuare una meta temporale e delle regole in grado di permettere al comparto di ricominciare a lavorare in sicurezza e in maniera economicamente sostenibile. Da oggi deve iniziare un percorso graduale, ma determinato, per rimettere in piedi il settore”, concludono a margine dell’evento.
Ieri Milano ha accolto imprese, lavoratori e professionisti del settore come spesso accadeva nei mesi prima del lockdown grazie alla mole di eventi organizzati in questa città.
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