Attualmente in Italia ogni anno si verificano almeno 86 nuovi casi di epilessia nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile o adulta e 180 dopo i 75 anni. Alla base dell’alto tasso di incidenza nel primo anno di vita ci sono soprattutto fattori genetici e rischi connessi a varie cause di sofferenza perinatale, mentre per gli over 75 la causa risiede soprattutto nell’aumento delle patologie legate all’età, ovvero ictus cerebrale, malattie neurodegenerative, tumori e traumi cranici. Al congresso europeo oltre 400 esperti in 130 sessioni hanno affrontato tutti i temi inerenti le epilessie, “dallo sviluppo della disabilità intellettiva, agli avanzamenti terapeutici nel trattamento delle crisi nelle varie età ai problemi cognitivi, alla chirurgia nelle epilessie farmaco-resistenti”, evidenzia Nicola Specchio, segretario della Lega Italiana Contro l’Epilessia (Lice) e membro del comitato scientifico del congresso.
Tra i temi discussi, precisa Laura Tassi, past president Lice, “i progressi fatti negli ultimi anni con l’utilizzo delle registrazioni con elettrodi intracerebrali, sia per la diagnosi pre-chirurgica che per la ricerca. Molti i progressi sia nelle tecniche chirurgiche, di cui sono stati discussi i risultati, i rischi e le indicazioni”. Particolare attenzione è stata data, infine, alle indicazioni precoci di chirurgia nei casi in cui sia presente una lesione cerebrale.
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