ROMA – Le morti sul lavoro denunciate all’Inail nel primo quadrimestre di quest’anno sono state 286, 24 in più rispetto alle 262 dell’analogo periodo del 2017 (+9,2%). L’aumento, che emerge dai nuovi open data Inail, aggiornati allo scorso 30 aprile, riguarda i casi avvenuti in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il posto di lavoro, che sono aumentati di 28 unità (da 68 a 96), mentre quelli occorsi in occasione di lavoro sono stati quattro in meno (da 194 a 190).
L’analisi territoriale fatta dall’Istituto evidenzia un incremento di 21 casi mortali nel Nord-Ovest, di nove casi nel Nord-Est e di 10 al Centro. Diminuzioni si riscontrano, invece, al Sud (-7 decessi) e nelle Isole (-9). A livello regionale spiccano le 16 denunce in meno (da 21 a 5) dell’Abruzzo, teatro nel gennaio 2017 delle tragedie di Rigopiano e Campo Felice, i nove casi mortali in meno in Sicilia (da 25 a 16) e i sei in meno in Puglia (da 10 a 4).
Aumenti significativi si registrano, invece, in Lombardia (da 35 a 50), Piemonte (da 18 a 27), Lazio (da 19 a 27) e Calabria (da 2 a 10). L’incremento rilevato nel quadrimestre, spiega una nota dell?Inail, è legato principalmente alla componente maschile, i cui casi mortali sono aumentati di 23 unità, da 225 a 248, mentre tra le lavoratrici è stato denunciato un caso in più rispetto ai primi quattro mesi del 2017, da 37 a 38 decessi. Aumentano sia le denunce dei lavoratori italiani (da 222 a 241 casi), sia quelle dei lavoratori stranieri (da 40 a 45).
I nuovi open data Inail confermano infine anche l’incremento delle denunce di malattia professionale già rilevato nei primi tre mesi del 2018. Al 30 aprile erano 21.060, 1.091 in più rispetto alle 19.969 del primo quadrimestre 2017 (+5,5%). Le tecnopatie denunciate aumentano al Sud (+649 casi), dove si concentra un quarto del totale dei casi protocollati dall’Inail, al Centro (+396), dove le malattie denunciate sono un terzo del totale, nel Nord-Ovest (+165) e nel Nord-Est (+4). Le Isole mostrano invece un calo di 123 casi.