Una volta, quando non c’era tutta la tecnologia di oggi, era più semplice. Ci emoziona nel profondo, facendoci vibrare le corde del cuore e, ancor più, dell’anima Stefania Convalle con le sue opere. E a questo giro con “Seduti allo Stesso Tavolo” (Edizioni Convalle) ci invita anche a fare importanti riflessioni sul mondo dell’Editoria, sull’importanza dei veri rapporti umani , della puntuale condivisione, che non ha nulla a che fare con quella Social, e dei sogni.
“Seduti allo stesso tavolo”, un titolo semplice ma nel contempo profondo. Rappresenta anche un’immagine che sovente oggi non possiamo vedere con facilità nelle nostre case e all’interno delle famiglie dove ognuno tende a farsi gli affari propri. Questo titolo dunque nasconde anche un poco di nostalgia di un’abitudine che per molti fa parte del passato?
Hai proprio ragione. Si è persa l’abitudine di parlarsi, per esempio, seduti allo stesso tavolo della cena in famiglia. Una volta, quando non c’era tutta la tecnologia di oggi, era più semplice. Al giorno d’oggi, il cellulare sempre acceso, sempre nelle nostre mani, per esempio, diventa un ostacolo alla comunicazione autentica.
In realtà si può anche sedersi vicini e – per l’appunto – allo stesso tavolo ma senza parlarsi e confrontarsi. Come possiamo ritornare a comunicare davvero tra di noi e non solo parlare?
Sarebbe sufficiente sedersi a parlare con le persone e spegnere il cellulare. Darsi agli altri prestando attenzione.
Il cibo – a tuo avviso – può essere ancora uno strumento di reale condivisione?
Il cibo, il convivio in generale, è una grande occasione dalla notte dei tempi per condividere momenti di intimità familiari e non. Mangiare insieme rilassa, predispone verso l’altro, si mollano gli ormeggi e nascono conversazioni piene di sentimento e di contenuto.
Tu in alcuni passi della tua opera lo hai in alcuna maniera associato all’amore, sostenendo che la tua Penny dopo un incontro con il suo Pietro avverte sempre fame. Potremo dunque anche dire che il cibo sia qualcosa di amorevole e che cucinare qualcosa di buono per noi stessi e gli altri sia uno splendido gesto d’amore?
Cucinare per i nostri cari, ma anche per sé stessi, è un gesto d’amore da sempre. Significa dedicare del tempo a loro, preparando con le nostre mani il nutrimento, come fa una madre con i suoi cuccioli: cosa c’è di più amorevole di questo?