Musica

Intervista al Maestro Giacomo Loprieno

Le novità di “The Legend of Morricone Vol. 2” che sarà al Teatro Massimo di Pescara il prossimo 18 gennaio

PESCARA – Il prossimo 18 gennaio il Teatro Massimo di Pescara ospiterà un grandissimo evento, “The Legend of Morricone Vol. 2“: l’Ensemble Symphony Orchestra diretta dal Maestro Giacomo Loprieno torna nel capoluogo adriatico per proporre un nuovo omaggio al grande compositore italiano con uno spettacolo interamente rinnovato rispetto a quello che ha registrato uno straordinario sold out lo scorso anno.

Il pubblico sarà condotto attraverso un lungo viaggio nelle più belle colonne sonore che hanno accompagnato intere generazioni, da “C’era una volta il West” passando per “Nuovo Cinema Paradiso”, ma anche per chicche come “Mission” o “Gli Intoccabili” o ancora “La Leggenda del Pianista sull’Oceano” e “C’era una volta in America”, “Per qualche dollaro in più” e tante altre.

Il concerto è organizzato da Alhena Entertainment e Ventidieci. I biglietti sono in vendita sui circuiti Ticketone e Ciaotickets, e nei rispettivi punti vendita autorizzati. Questi i prezzi:
Poltronissima: 39,00 € c.d.p. Poltrona: 33,00 € c.d.p., Palchi: 33,00 € c.d.p., Galleria: 26,00 € c.d.p.

Abbiamo intervistato il Maestro Giacomo Loprieno che ci ha illustrato le novità di ”The Legend of Morricone Vol.2 “ e cosa il pubblico di Pescara dovrà aspettarsi da uno spettacolo che ha registrato finora una serie impressionante di sold out in tutta Italia ed anche in Europa.

Partiamo dalle origini del progetto “The Legend of Morricone”: come è nato?

“È nato nel dicembre 2018 per rendere omaggio al Maestro Ennio Morricone che compiva 90 anni. Doveva essere una data singola al Teatro Colosseo di Torino, poi ha registrato un incredibile sold out appena aperte le vendite. Da questo abbiamo capito che in Italia e non solo c’è una grande attenzione per questo favoloso musicista e ci siamo prefissati di continuare e così è nato un percorso di enorme successo con il concerto che ha avuto il tutto esaurito in ogni città che abbiamo visitato. A Pescara siamo già stati ed è stato un successone con un sold out strepitoso, speriamo di ripeterlo il 18 gennaio”.

Quali sono le novità di “The Legend of Morricone Vol.2”?

“È per una buona metà un concerto diverso rispetto al precedente. Nel primo volume c’erano dodici grandi colonne sonore celeberrime di film molto famosi. Abbiamo notato con il passare del tempo che il pubblico è molto preparato: non è vero che conosce solo “C’era una volta il West” o “Per un pugno di dollari”, ma la maggior parte delle musiche di Morricone molto a fondo. Nella produzione del grande maestro c’è materiale infinito ed abbiamo così deciso nel “Vol. 2” di andare a toccare delle pellicole più o meno conosciute: ecco dunque l’inserimento di un grande medley dedicato agli “Intoccabili”, film celeberrimo con dei temi stupendi che abbiamo mescolato fra loro creando così una suite sinfonica lunga nella quale esploriamo tutto il film. Ci è piaciuto poi dedicarci anche alla parte vocale del lavoro del maestro: lui ha scritto un brano stupendo per Joan Baez, “Here’s to you”, ed anche una melodia per Dulce Pontes per il film “Mission” con voce femminile ed orchestra. Andiamo dunque a toccare anche la sua produzione “pop”. Una chicca è però l’aver preso i temi più importanti del bellissimo film “Canone inverso”: sono molto famosi, ma altrettanto complessi da eseguire, li abbiamo presi e ricostruiti in un grande medley. Lasciate dentro il concerto le hit del maestro, abbiamo dunque inserito queste quattro parti nuove, tutte molto interessanti: sono brani lunghi con una struttura complicata. L’Abbiamo già proposto in prima assoluto a Spoleto lo scorso dicembre ed il pubblico ha gradito molto, spero che anche a Pescara venga apprezzato. Il parterre dei solisti è rimasto lo stesso del primo volume: sono barvissimi”.

I capolavori di Morricone sono tanti: ce n’è uno che le piace particolarmente eseguire?

“A me ogni sera emoziona eseguire “Chi mai”, brano minore del maestro tratto dal film “Maddalena”. Con questo progetto i cavalli di battaglia erano indubbiamente delle melodie famosissime, abbiamo però scoperto strada facendo questo brano che mi piace molto, consiglio di riascoltarlo a tutti perché è di una bellezza incredibile”.

Arriverete a Pescara dopo una serie impressionanti di sold out in Italia e in tutta Europa: cosa si deve aspettare il pubblico abruzzese?

“Regaleremo un’ora e quaranta di emozioni, non perché abbiamo la presunzione di essere così bravi, ma perché abbiamo sperimentato in tante date che il pubblico esce ogni sera dal teatro commosso. Ricordiamo ai più anziani delle pellicole che magari hanno visto in gioventù e ai giovani facciamo conoscere un mondo che forse non hanno assaporato fino in fondo. Molti ci vengono a chiedere a fine concerto da quale film sia tratto un brano o l’altro per la voglia di andarlo poi a rivedere. È dunque un omaggio non solo al maestro Morricone, ma anche al grande cinema degli ultimi sessant’anni. Il pubblico di Pescara deve dunque aspettarsi una serata di poesia ed emozione. Il binomio musica-cinema viene proposto senza l’uso delle immagini nel nostro concerto: caliamo le persone dentro le varie pellicole usando i monologhi di Matteo Taranto e la potenza della musica del maestro Morricone. Non ci sono le immagini dei film che potrebbero distrarre il pubblico: andiamo dritti con la potenza della musica che ti porta dentro i film. I cine-concerti sono tantissimi, di solito sono monotematici (ad esempio quelli sul “Trono di Spade” o sul “Signore degli anelli” o su “Guerre stellari”). Nel nostro caso facciamo invece un vero viaggio cronologico che conduce il pubblico fino a pellicole del 2012 partendo da quelle degli Anni’60”.

Si aspettava un tale successo per “The Legend of Morricone”?

“In realtà non mi aspettavo potesse diventare uno spettacolo, pensavo rimanesse un classico concerto durante il quale eseguire un brano dopo l’altro con il pubblico che applaude, invece è diventato un vero e proprio spettacolo con un ritmo, una storia, un filo conduttore, senza pause, con il pubblico che partecipa e si emozione e commenta. È realmente uno spettacolo teatrale, un po’ per le luci un po’ per l’affiatamento dei musicisti. Non mi aspettavo che saremmo riusciti a metter e su un’ora e quaranta di spettacolo e non solo un concerto classico come ci si potrebbe invece aspettare da un’orchestra classica. È questa la nostra forza”.

A questo punto cosa si attende lei da “The Legend of Morricone”, cioè dove può arrivare in futuro questo spettacolo?

“Adesso stiamo girando l’Italia con il “Vol. 2”. Noi vorremmo farlo diventare un format che giri il mondo perché il binomio fra un’orchestra italiana e il più grande compositore italiano, il nostro modo italiano di porgere le cose in maniera elegante sono tutti fattori vincenti. Secondo noi questo spettacolo è un buon veicolo per promuovere il nostro paese come lo facciamo con l’arte, la danza, la lirica. Non è solo musica da film, ma è grande musica: non è paragonabile a quella di tanti altri compositori che hanno sì fatto grandi cose , ma legatissime e circostanziate alla pellicola. Una magia di Morricone sopravvive al film, a noi tutti, se ne continuerà a sentire parlare anche quando in futuro i film saranno obsoleti e non esisteranno più. È un po’ la potenza dei nostri grandi operisti: potrà succedere che nessuno un giorno guarderà la “Turandot”, ma “Nessun dorma” sarà sempre riconosciuta . Questa è la potenza della grande musica. Vorrei che questo format girasse il mondo per portare in giro la nostra cultura nel mondo e far capire di che pasta sono fatti gli italiani”.

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