La prima Presidente del Consiglio donna in Italia si apre senza filtri con la direttrice di Grazia sul corpo, la libertà e la forza delle donne
MILANO – In occasione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si apre senza filtri in un’intervista esclusiva con la direttrice di Grazia, Silvia Grilli, e affronta tutti i temi che riguardano la libertà incompiuta delle donne.
Il magazine, che da oltre 80 anni dà voce all’universo femminile e offre chiavi di lettura e approfondimenti sui cambiamenti della società, sul nuovo numero in edicola da domani, ospita in copertina la prima Presidente donna del Consiglio italiana che si racconta nella lunga intervista intrecciando ricordi d’infanzia a molti argomenti di attualità: dall’aborto alla gestazione surrogata, dalle famiglie omosessuali alla violenza sulle donne, dal corpo femminile al potere.
E sono proprio i ricordi a ispirare alcune delle risposte della Presidente alle domande della direttrice Silvia Grilli. Mentre sua madre l’aspettava, all’ultimo momento decise di non interrompere la gravidanza, nonostante non andasse più d’accordo con suo marito. Se sua madre avesse interrotto la gravidanza, lei oggi non sarebbe qui, ma se non fosse sua madre, che cosa direbbe alla donna ferita che sta andando ad abortire? «Le direi di provare a darsi una possibilità, che non è sola, che lo Stato le darà gli strumenti necessari per non negare a se stessa la gioia di crescere suo figlio, di metterlo al mondo nelle migliori condizioni possibili».
Chiede Silvia Grilli: Lei è figlia di una madre single e ha avuto un’infanzia felice. Secondo lei è importante per il bene dei figli avere sia un padre sia una madre? È importante per il bene dei figli che i genitori siano di sesso opposto? Risponde Meloni: «Vede, ho avuto la fortuna di avere una madre e una famiglia che non mi hanno mai fatto mancare nulla, ma non posso dire che l’assenza di mio padre non abbia pesato nella mia vita. L’ho capito pienamente quando lui è morto, e mi sono resa conto della profondità della sofferenza che il suo vuoto aveva creato in me. Non conosco nessuno che rinuncerebbe a uno dei propri genitori o che sceglierebbe di essere cresciuto solo dal padre o dalla madre. I bambini hanno il diritto di avere il massimo: una mamma e un papà».
Durante l’intervista la Presidente esprime inoltre la sua opinione sulla maternità surrogata. Alla domanda della direttrice: è lecito, secondo lei, che una donna ceda il proprio utero per la gravidanza di altri?, Meloni replica: «È la legge italiana a dire che questa pratica non è lecita, non io. Non credo che commercializzare il corpo femminile e trasformare la maternità in un business possano essere considerate delle conquiste di civiltà. L’utero in affitto è la schiavitù del terzo millennio e non mi rassegnerò mai all’idea che possa essere l’esito di secoli di lotte per i diritti delle donne».
In tema di diritti e discriminazioni si parla anche di identità di genere: essere donna ma sentirsi uomo, essere uomo ma sentirsi donna può arrivare a discriminare ulteriormente le donne? Crede che se i generi siano da abolire questo andrà a discapito soprattutto delle donne, che non hanno ancora raggiunto la parità? «Oggi si rivendica il diritto unilaterale di proclamarsi donna oppure uomo al di là di qualsiasi percorso, chirurgico, farmacologico e anche amministrativo. Maschile e femminile sono radicati nei corpi ed è un dato incontrovertibile. Tutto questo andrà a discapito delle donne? Credo proprio di sì: oggi per essere donna, si pretende che basti proclamarsi tale, nel frattempo si lavora a cancellarne il corpo, l’essenza, la differenza. Le donne sono le prime vittime dell’ideologia gender. La pensano così anche molte femministe».
Oggi che due donne (Giorgia Meloni stessa ed Elly Schlein) sono a capo dei due principali partiti in Italia, la direttrice di Grazia si sofferma sull’ambizione femminile e chiede alla Presidente del Consiglio: pensa che le donne abbiano paura di desiderare, chiedere, imporsi? Lei come ha imparato a imporsi? «Ritengo da sempre che le donne abbiano una grande forza autonoma che vada liberata dai mille ostacoli che la ingabbiano ma anche dai tabù di cui spesso le stesse donne rimangono vittime. Non credono di potercela fare a competere con gli uomini e finiscono per competere tra loro stesse, convinte che ci sia un livello più basso nel quale relegare le proprie competenze. Ma se si crede in se stesse, e si lavora duro, ogni obiettivo si può raggiungere. Non ci sono limiti».
La lunga intervista integrale alla Presidente Giorgia Meloni è sul nuovo numero di Grazia, in edicola da giovedì 2 marzo.