Concetta Sarachella nasce ad Isernia il primo agosto del 1982 e vive in una comunità Rom del Molise, discendenti di quei Rom abruzzesi che giunsero a Penne (Pescara) nel 1390 provenienti dal Kossovo attraversando l’Adriatico per sfuggire all’arrivo dei Turchi. I Rom di Isernia sono circa 400 e sono sedentari da oltre un secolo, cioè, vivono in abitazioni, e sono regolarmente integrati nel tessuto sociale.
Concetta è diplomata modellista – confezionista Enfap, Regione Molise, ed è Ceramista qualificata ma soprattutto, oltre che essere stilista, è mediatrice culturale per la comunità rom: noi l’abbiamo incontrata per una intervista, alla vigilia della sua discesa in politica, in difesa dei diritti degli appartenenti alla sua comunità e di tutti. E’ pronta a scendere in campo in occasione delle imminenti elezioni comunali, ad Isernia, nella lista civica che vede Sara Ferri come candidata sindaco.
Donna di cultura e stilista di moda: perchè, ad un certo punto, la scelta di entrare in politica?
“Questa scelta di entrare in politica è un lavoro maturata nel corso del tempo essendo io mediatrice culturale e avendo diverse associazioni che mirano alla salvaguardia dei diritti in cui credo e in cui opero praticamente sa sempre!”.
Le difficoltà di una donna che decide di entrare in politica quali possono essere? A tale riguardo, di cosa ha bisogno la politica, oggi?
“Sicuramente il fatto di essere rom in un ambiente ancora pieno di stereotipi potrebbe essere difficile, ma principalmente perché la donna spesso viene vista in secondo piano rispetto ad un uomo, mentre oggi c’è bisogno di donne positive e carismatiche ma soprattutto in grado di portare valori che spesso mancano.
Per fare politica non c’è bisogno di screditare le persone, sopratutto creare odio e pregiudizi inutili come qualcuno sta facendo da tempo, forse non avendo altro di cui parlare è facile prendersela con gli ultimi! Invece di istigare all’ odio razziale, perché non trova lui la giusta soluzione?
A questo punto, mi rivolgo a Salvini, al quale vorrei ricordare che non esistono persone di serie A e persone di serie B, non stiamo giocando a calcio , stiamo parlando di persone che hanno il diritto di vivere, tutte uguali fra di loro!”.
I tuoi progetti imminenti…
“Scenderemo in campo a Roma a fine mese per una manifestazione che sto organizzando come presidente della rete rowni Roma women network italy, alla quale parteciperanno tutte le associazioni rom e Pro rom ma non solo.
Faremo una campagna contro tutto questo schifo che la lega nord sta facendo contro i rom, solo per poter prendere dei voti, intanto veniamo srumentalizzati!”.
Qual è il fondamento del tuo credo politico? Quali sono i tuoi obiettivi? In che modo pensi che il tuo essere rom possa influire sulla tua discesa in campo?”.
“Il fondamento del mio pensiero politico è questo: non serve avere una grande ricchezza se poi non sia ha la ricchezza più grande, ovvero l’ educazione; educazione è anche rispetto per gli altri , ma spesso si dimentica che, il rispetto sta anche in una cultura diversa, un colore di pelle diverso dal tuo, in una religione diversa o in un orientamento sessuale…certamente si può condividere come sceglire di non farlo, la libertà, a mio avviso, va difesa sempre, e non si può condannare a priori, portando odio e discriminando chi è diverso , ricordiamoci sempre che si parla di persone e non di cose!
La mia città, Isernia è una città piena di cultura e di tradizione – tradizione Isernina sono anche i rom – quei rom che ancora oggi vengono discriminati , solo perché ci sono mele marce in una comunità stanziale da diversi secoli formata da 370 persone, ma anche in Italia ci sono le mele marce, tra cui molti politici e persone che si riempiono la bocca del perbenismo o del falso assistenzialismo , ma non abbiamo bisogno di questo!
Siamo stanchi di chi promette e non mantiene , siamo stanchi di avere porte in faccia (compreso Palazzo S.Francesco), siamo stanchi di chi non scende nel concreto nelle problematiche vere della gente…oggi molta gente non mangia neanche!
Perciò, non facciamo morire quello che può essere è una risorsa concreta per il nostro territorio! E’ assurdo che nella mia città non ci sia l’univeristà ad esempio.
Il mio scopo è garantire uguali diritti a tutti, affinchè si possa finalmente smettere di sopravvivere ed iniziare finalmente a vivere, nel momento in cui tutte le famiglie possano disporre delle risorse necessarie ad andare avanti dignitosamente”.
Siamo in chiusura, che messaggio ti senti di lasciare ai nostri lettori?
“Il messaggio che mi sento di lasciare è, ancora una volta, il seguente: impegniamoci in maniera concreta per garantire uguali diritti per tutti, senza rassegnarci alla sopravvivenza ma riconsegnandoci alla vita…”.