Cultura

Intervista a Giorgio Gagliardi, l’importanza delle fonti e dell’istinto

Ho sempre considerato l’istinto come una spiegazione da tenere molto in considerazione per le sue troppo note caratteristiche

ASSO – MACCHINA DELLA VERITA’

Il medico psicoterapeuta Giorgio Gagliardi, con all’attivo numerose pubblicazioni, ha dato alle stampe il suo nuovo testo dal titolo Madonna Negata, definito a buona ragione come un resoconto completo e accattivante del culto mariano a San Sebastián De Garabandal, un villaggio spagnolo delle Asturie, tra il 1961 e il 1965.

Lei possiede un numero davvero elevato di pubblicazioni. Facciamo insieme, il punto?

Sono sempre stato attratto dalle scoperte scientifiche del momento, traendone delle conclusioni interessanti e pubblicandole per rendere partecipe il lettore circa quanto riuscivo a dimostrare: mi riferisco in particolare a relazioni che man mano venivano date alle stampe e che dimostravano nuove acquisizioni specie nel campo degli stati modificati di coscienza.

Ma quale è stata la genesi della sua ultima opera?

La mia ultima opera è stata La Madonna Negata, che riguarda delle acquisizioni abbastanza nuove o dimenticate, che erano in netto contrasto con alcune teorie che passavano per molto significative sebbene in realtà improbabili. La Madonna Negata si rifà a fatti occorsi in Spagna tra il 1961 e il 1966 ed è la versione aggiornata di un’opera da me già pubblicata nel 2010. Anche in questo caso, l’osservazione e lo studio degli stati modificati di coscienza costituisce un principio cardine dell’opera.

Quando ha capito che era davvero completa?

Non ho ancora capito se la mia ultima opera è veramente l’ultima e se è veramente completa, perché il mondo spirituale è un mondo che è ancora tutto da conoscere. Per quanto riguarda i fatti citati, il lavoro di ricerca è stato eseguito soprattutto sulla base delle osservazioni di autorevoli testimoni e scienziati dell’epoca. In quanto alla completezza di tali osservazioni, si attende anche il pronunciamento della Chiesa, che per il momento non ha mostrato un chiaro interesse alla prodigiosità di questi eventi.

Quali sono i commenti che ha ricevuto a riguardo che l’hanno maggiormente colpita e perché?

Non ho ricevuto per il momento molti commenti sul mio libro se non qualche osservazione mirante a confrontare il mio lavoro con precedenti opere sull’argomento. Sono aperto alle osservazioni di colleghi e lettori e le attendo con interesse.

Certamente per scrivere un testo del genere, lei si sarà molto documentato. Come sa scegliere le fonti più adatte? Si affida anche all’istinto?

Cerco di essere il più obiettivo possibile e mi sono anche recato, per questo e per altri lavori, presso i centri europei dove erano avvenute le manifestazioni. Ho sempre considerato l’istinto come una spiegazione da tenere molto in considerazione per le sue troppo note caratteristiche. Per quanto riguarda il mio lavoro di ricerca, mi affido essenzialmente ai fatti e alle documentazioni di persone molto affidabili.

Si considera maggiormente un uomo di pancia o più riflessivo?

L’istinto molte volte mi suggerisce delle spiegazioni troppo plausibili, che cerco di evitare, preferendo aspettare un giusto periodo di tempo prima di trarne delle doverose conclusioni. Ad ogni modo, considero tutti e due gli approcci, quello istintivo e quello riflessivo, validi al fine di trarre conclusioni serie.

Ma come si avvicinato al mondo mariano? Si ricorda del suo primo incontro con esso?

Mi sono avvicinato al mondo mariano perché lo ritenevo un settore degno di considerazione e studio. La ricerca sugli stati modificati di coscienza ha sicuramente veicolato il mio interesse, che era inizialmente piuttosto frammentario e pieno di interrogativi.

Come è cambiato- nel corso del tempo- la visione della Madonna nel cuore degli uomini?

La visione della Madonna ha assunto nuove spiegazioni e modalità di studio negli ultimi anni, sebbene nel cuore degli uomini siano state istillate più conclusioni che molte volte non sono affatto attendibili, poiché espongono modalità personali e per nulla corrispondenti a delle semplici realtà.

E nel suo?

Nel mio cuore ci sono solo sentimenti specifici che si rifanno anche a modalità comuni ad altri studiosi e che in tal senso reputo credibili.

Che augurio si sente di dare alle donne di oggi che tendono ad assomigliare sempre più agli uomini, rinunciando alla loro femminilità?

Auguro a tutte le donne, laddove possibile, un approfondimento sempre più specifico sullo studio della figura della Madonna. In tal senso, penso che la femminilità sia insita in ogni donna e che questa possa approfondirla man mano che si accosta a questi studi.

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Redazione
Argomenti: Intervistelibri

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