Arte

Intervista a Lorenzo di Salvio un doodle-artist nostrano in prima linea

Il mio consiglio, sia per la scrittura che per il disegno, è quello di cominciare ispirandosi a qualcuno che vi piaccia molto

Lorenzo Di Salvio, un giovanissimo illustratore che il nostro Paese può vantare che ora ha cominciato a intraprendere anche la strada della scrittura. Possiamo dunque ben dire che , appunto per restare in tema, il suo “disegno” sia quello di diventare un autore letterario a 360°, avendo anche alle spalle la salda collaborazione della Tomolo Edizioni, che un domani avrà anche modo di gestire e dirigere magistralmente. La sua arte preferita, per non dire maggiormente rappresentativa, è il Doodle, sul quale ha anche di recente avuto una mostra tutta sua. Vediamo che cosa ci racconta ora in una nostra lunga chiacchierata a cuore aperto il giovanissimo artista.

Lorenzo, sei giovanissimo ma hai già un curriculum lavorativo di tutto rispetto che consigli ti sentiresti di dare a un tuo coetaneo che si avvicina ora sia al disegno che alla scrittura?

Ciao Laura e buongiorno a tutti i lettori, grazie per la bella opportunità di essere qua con voi. Il mio consiglio, sia per la scrittura che per il disegno, è quello di cominciare ispirandosi a qualcuno che vi piaccia molto: io, per esempio, mi sono ispirato a Vexx, artista belga, e Gauwx, artista messicano, per la realizzazione dei doodles e ad autori  quali E. A. Poe, H.G. Wells e H.P. Lovecraft per quanto attiene alla scrittura. Il processo di rielaborazione e personalizzazione  porterà poi ciascuno a raggiungere uno stile proprio.

Quando nasce solitamente l’idea per un nuovo progetto?

Se devo scegliere una collaborazione, studio bene i disegni e gli stili di altri artisti per capire se e come si possano combinare con i miei doodles. Quando invece comincio un doodle in maniera autonoma, seguo semplicemente il mio istinto e le emozioni del momento. Ciò vale anche per l’attività di colorazione, che fluisce in base anche allo stato d’animo in cui mi trovo.

Ti è mai capitato di pensarlo e bocciarlo poi clamorosamente in seguito?

Non per i doodles proprio perché li realizzo in maniera molto istintiva. Per l’attività di scrittura, invece, mi è capitato non di abbandonare, ma di accantonare alcuni progetti in attesa di avere uno stile di scrittura più consono alla trama e al genere pensato.

Ti consideri una persona riflessiva o impulsiva?

A seconda del momento, entrambe le cose. Dovendo però scegliere, direi più riflessivo.

E caratterialmente cos’altro sei?

Curioso, socievole, empatico, ma piuttosto permaloso.

Molti creativi sono sovente dei nerd, ti senti anche tu così talora?

No, non mi sento assolutamente un nerd.

L’arte ti ha aiutato spesso a uscire dal guscio?

Diciamo che dentro il guscio non ci sono mai stato, ma che l’arte mi ha aperto nuove prospettive e nuove opportunità di crescita e di conoscenza.

Ma in generale può essere un utile strumento per aiutare a socializzare e conoscersi meglio?

Certamente, ne sono una dimostrazione le collaborazioni che ho avuto il piacere di portare avanti: con il cantautore svizzero Nana K, la realizzazione della cover del suo album Life Path 11; con Eelizeverse, che frequenta come me il Liceo Ariosto Spallanzani a Reggio Emilia,  una tela che rappresenta Atlante nell’atto di sorreggere una volta celeste piena di rifiuti prodotti dall’uomo; con l’artista e fumettista Spike Comics tre collaborazioni sul tema dei personaggi cinematografici; con Cosmo Cookies, artista thailandese mio coetaneo, la mia prima collaborazione internazionale in digitale.

Chiaramente molto utile per un artista per farsi conoscere ad ampio raggio è organizzare delle su mostre personali, che effetto ti ha fatto avere la tua? Come l’hai organizzata e strutturata?

Avere una mostra personale è un’emozione e un privilegio: per questo ringrazio tutte le persone che l’hanno resa possibile, a partire da Ilie e Valentina, responsabili dell’ Informagiovani di Albinea (RE). L’inaugurazione è stata sabato 18 dicembre e hanno partecipato davvero tante persone: ciò l’ha resa indimenticabile. Tanti i ragazzi (ma anche gli adulti) che hanno partecipato anche al laboratorio di doodles finale. La mostra è organizzata per temi: spazio, collaborazioni con altri artisti, natura, temi vari e personaggi famosi e sarà visitabile sino al 18 Gennaio presso i locali dell’ Informagiovani di Albinea (RE).

Quali sono state, se ci sono state, le maggior responsabilità che hai riscontrato?

Probabilmente l’impegno derivante dal fatto che le persone erano molte e volevo dedicare a tutte la stessa attenzione.

Avendo una vastissima produzione, con quale criterio ha scelto le opere da presentare?

Trattandosi dell’inaugurazione della mostra di doodles, ho presentato il mio ultimo libro “The book of doodles, a coloring book”, un libro da colorare con 34 disegni intervallati da una pagina bianca per proteggere il disegno successivo da eventuali macchie di colore.

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Pubblicato da
Laura Gorini

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