MILANO – É una delle modelle legate al mondo dei gioielli luxury più richieste e amate la giovane e bellissima Paola Lucrezia Anzelmo che sognava di entrare a far parte del mondo dello spettacolo fin da piccina, come ci racconta lei stessa in questa intervista…
Paola, attualmente il tuo volto è diventato molto popolare grazie ad alcune campagne pubblicitarie…Ce ne vuoi parlare?
“Ciao, sì diciamo che è stato un periodo per me molto molto ricco di impegni. Dopo essere stata testimonial della “look gioielli” per la loro collezione “La Vamp”, sono stata contemporaneamente il volto di un ‘altra azienda italiana di gioielli “Belisamaword” in Italia e contemporaneamente in Germania di “Atelier Kerner”. Inoltre sono il volto di due collezioni di gioielli per la nota azienda Lebole”.
Come ti prepari ad affrontare un nuovo shooting?
“Anche se non mi viene richiesto, cerco sempre di documentarmi sulla storia dell’ azienda che cerco di pubblicizzare come modella. Discuto prima con i responsabili marketing dell’azienda ed il fotografo il genere di shooting desiderato (romantico, seducente , etc.), in modo da calarmi mentalmente nella parte. Sono consapevole che il protagonista della campagna pubblicitaria non sono io in quanto modella, ma il prodotto. Io sono un tramite: la gente viene colpita dalla modella per poi poter porre l’attenzione sul prodotto. Essendo la mia figura professionale legata in modo particolare a prodotti di lusso, cerco di conferire al prodotto maggior eleganza attraverso le pose e la mia persona. Rimango concentrata su questo obiettivo per tutta la durata dello shooting. Cerco di seguire le idee di base del fotografo ma di dare anche il mio contributo e la mia professionalità. Ci sono fotografi che danno pochissime indicazioni e quasi tutto è affidato alla modella. Inizialmente questo mi creava un po’ di tensione, ma ora lo trovo il modo migliore per mostrare ciò che realmente sono capace di creare con la mia fisicità ed espressività”.
Tu, oltre ad essere una fotomodella molto considerata, sei anche un’ attrice: quanto ti aiuta la recitazione e il saper quindi recitare quando posi per qualche marchio?
“Mi aiuta moltissimo. Sia nel mestiere dell’ attore che in quello della fotomodella occorre riuscire ad essere “accattivanti” e riuscire a dare “vita” a qualcosa di statico. Sia che si tratti di un copione scritto che di un oggetto come un abito o un gioiello, l’ obiettivo è lo stesso: dargli vita, renderlo “seduttivo”, interessante, renderlo oggetto di attenzione da parte di altri. Questa “capacità / talento” di conferire vita e spessore è comune all’ attrice e alla modella. Un copione può essere interessante ma è l’ attore che lo “riempie” di emozioni e stati d’animo e lo rende “vibrante”. Un outfit può essere curato e perfetto, ma è la modella che gli conferisce quel qualcosa in più che gli permette di essere notato tra moltissimi di outfit simili. Per questo è fondamentale che l’azienda scelga al meglio non solo lo stile della campagna pubblicitaria, la location, il fotografio, gli outfit, ma anche la modella”.
Dicevamo che sei una fotomodella, quali sono – secondo te – le qualità fondamentali che bisogna possedere per fare questo mestiere?
“La bellezza intesa come perfezione ed armonia non è sufficiente a catturare l’attenzione sul prodotto. Occorre quel “qualcosa in più” che induce l’ acquirente a comprare. Le persone guardano internet, i magazine, la tv e tutti i media spesso in modo veloce. Ecco perchè è fondamentale possedere una sorta di “magnetismo” che induce lo spettatore a soffermare lo sguardo. Dal punto di vista “pratico” occorre molta pazienza. Ogni volta è un po’ come ricominciare da capo. Anche dopo aver pubblicizzato un marchio importante non è affatto scontato essere chiamati nuovamente: è difficile arrivare ed è altrettanto difficile rimanere”.
Con quali parole descriveresti il tuo lavoro?
“Vario, perchè pubblicizzo prodotti diversi con un loro unico stile, lavoro con fotografi e mua spesso nuovi. Ogni shooting è una nuova esperienza, sempre varia ed io mi devo adattare velocemente alle nuove situazioni. Dall’esterno sembra che ogni shooting sia sempre uguale (una modella in posa che viene fotografata), ma ti posso assicurare che ogni volta è un’esperienza nuova e non ti nascondo che anche dopo aver posato per diverse campagne pubblicitarie, ogni volta lo vivo come fosse la prima volta. Spesso le persone guardando le mie foto, mi dicono che “mi brillano gli occhi”: io credo che sia per questo motivo, cioè che riesco ogni volta a ricreare e a sentire dentro di me, l’ emozione del mio primo shooting. Interessante, dal momento che sento che questa professione mi ha arrichita sotto diversi punti di vista. Ti faccio un esempio pratico. Io amo molto tutto ciò che è bellezza ed armonia a partire dalla natura fino ad arrivare al design di oggetti. Posando per aziende di gioielli ho imparato ad apprezzare maggiormente i gioielli ed i bijioux. Ora quando passo davanti ad una gioielleria, mi soffermo sulle forme, sul design degli anelli, su come le pietre siano state lavorate per rifletter al meglio la luce, etc. Ho scoperto un mondo che altrimenti non avrei mai avuto la possibilità di apprezzare in modo così consapevole. Ora desidero continuare ad apprendere, perchè c’è ancora tanto da imparare, sapere e stupirsi”.
Prima di iniziare questo percorso ti immaginavi diverso il mondo della moda e dello spettacolo?
“Ho sempre desiderato fin da piccolossima lavorare in questo mondo. Da bambina , avevo circa otto anni, dicevo alla mamma che mi sarebbe piaciuto diventare o attrice o fotomodella. Mi immaginavo un pò come “una principessa” e mi piaceva l ‘idea di essere truccata, pettinata, di vivere una esperienza diversa ogni volta. In realtà per me questo mondo rimane sempre un pò magico , perchè ai miei occhi appare cosi, però le scarpe che spesso mi fanno indossare non sono proprio “le scarpette di cristallo”!” (ride).
Che cosa speri di ottenere dal punto di vista lavorativo nei prossimi mesi?
“Sono contenta di quanto ho ottenuto finora che è molto di più di ciò che avrei sperato e immaginato. Tutto questo mi ha dato tanta soddisfazione e gioia. Nei prossimi mesi spero – anzi no – (si interrompe per un istante, ndr) si dice che i sogni si realizzano solo se non si raccontano e allora facciamo una cosa: io ora non ti racconterò nulla dei miei prossimi “sogni da realizzare”, ma ti prometto che se se ne realizzerà uno, potremo rincontrarci e proseguire l ‘intervista. Sei daccordo?” (Sorride e ride divertita).