“Grazie Ilaria e grazie anche a tutta la redazione de L’Opinionista. La direzione artistica del Festival delle Narrazioni è una responsabilità molto importante per me ma è anche e soprattutto un piacere, un piacere che ha richiesto molto impegno sì, ma che non per questo non è da considerarsi entusiasmante e soddisfacente.
Il lavoro svolto per la realizzazione del Festival ed il suo risultato sono stati possibili grazie soprattutto agli organizzatori che mi hanno affiancata in questa esperienza e che sono Jacopo Santostefano, Liana Moca, Jacopo Lupi e Matteo Puglielli. Noi 5 in collaborazione con il Soulkitchen di Sulmona, (che ha ospitato la manifestazione) la Libreria Punto e a Capo e la Lupieditore abbiamo ideato e realizzato il Festival e lo abbiamo fatto davvero credendoci.
5 giorni fitti di incontri da metà pomeriggio fino a ora di cena per poi, dopo una pausa, riprendere con un ospite serale, il tutto nella cornice accogliente ed originale del Soul Kitchen, il locale di Jacopo e Matteo. Sono intervenuti nomi importanti della letteratura contemporanea, del giornalismo, della satira e della musica oltre voci autorevoli della critica nazionale, questo perchè nelle NarrAzioni non volevamo includere soltanto quelle specificatamente legate alla letteratura (che comunque ha fatto da padrona nella manifestazione) ma dare spazio anche al racconto giornalistico, a quello satirico e a quello musicale.
Sono arrivati a Sulmona giovani intellettuali esordienti insieme a scrittori decisamente più affermati (Massimo Onofri, Franco Arminio, Antonio Veneziani, Alessandra Angelucci, Giulia Ciarapica, Maddalena Lotter, Alessio Romano, Francesco Borrasso, Giuseppe Giglio, Angelo Di Liberto , Simone Gambacorta, Giuliana Sgrena), insieme ad altri ospiti della scena musicale (Paolo Tocco e la cover band di Fabrizio De Andrè “I Notte fonda”) , passando per la satira irresistibile di Lercio . Il Festival delle NarrAzioni ha avuto ed ha come intento principale quello di riportare al centro dell’attenzione lo stretto legame che dovrebbe sempre esserci tra parola e azione, e riflettere sulla responsabilità sociale della parola”.
In questa prima edizione, tenutasi dal 20 al 23 ottobre 2016 scorsi, quali sono stati i momenti più salienti?
Parliamo del concorso annesso al Festival, che ti ha visto in veste di giurata, il Premio Letterario “Le Metamorfosi”, idato dallo scrittore Alessio Romano: i vincitori di quest’anno sono stato Massimiliano Governi con l’opera “La casa blu” (edizioni E/O), Flavia Piccinni con “Quel fiume è la notte” (fandango libri) e Mirko Zilahy con “E’ così che si uccide” (Longanesi)… Che impatto ha questo importante evento culturale su Sulmona, la vostra città?
“Il premio, ideato da Alessio Romano, è stato anch’esso un bel successo. Sono arrivati molti libri e la scelta dei tre finalisti non è stata per niente facile, c’era una varietà di lavori davvero molto belli e meritevoli, editi sia da grandi che da piccole case editrici. Oltre a quello della giuria “tecnica” c’è stato il verdetto di una giuria popolare, composta dai lettori “forti” della Libreria Punto e a Capo dell’editore Jacopo Lupi e la premiazione è avvenuta domenica 23 ottobre, sempre al Soulkitchen, alla presenza dei vincitori e dei menzionati (come Francesca Bonafini)”.
Immagino stiate già pensando alla prossima edizione…
“Ovviamente siamo già a lavoro, il 2017 sarà un anno importante per Sulmona anche perchè la città celebrerà il bimillenario della morte di Ovidio, quindi anche il nostro Festival avrà un ruolo centrale. Il Comune ha patrocinato il nostro evento sin da quest’anno e noi ne siamo molto felici, la risposta del pubblico poi è stata ottima, anche perchè tra i partecipanti non c’erano solo sulmonesi e abruzzesi ma anche persone provenienti da altre regioni, che oltre ad apprezzare il programma del Festival hanno potuto godere della bellezza della città. Credo che stavolta saremo certamente in grado di lavorare meglio, grazie all’esperienza di questa data zero che comunque ci ha dato molte soddisfazioni”.
A chi volesse intraprendere la difficile quanto entusiasmante carriera di scrittore, che consiglio ti sentiresti di dare, alla luce della tua esperienza personale?
“Non so se la mia piccola esperienza possa essere d’aiuto: quel che posso dire è che è necessario studiare e leggere molto, esercitarsi quotidianamente sia alla pratica della scrittura, che all’ascolto, alla conoscenza, al confronto, perchè non ci si improvvisa in nulla, men che meno nel mestiere di scrittore”.
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