A Milano buona parte delle transazioni si sono orientate verso le zone interessate da lavori di riqualificazione: San Siro dove, oltre ad esserci attesa per l’importante progetto di riqualificazione che interesserà l’area da alcuni anni c’è attrattività legata all’arrivo della metropolitana lilla che ne ha migliorato i collegamenti con le zone centrali ma anche con i due poli più importanti sorti a Milano, Porta Nuova e City Life determinandone anche una maggiore richiesta in termini di locazione ed acquisti. Bene anche i quartieri che gravitano attorno allo Scalo Farini e naturalmente le aree universitarie, da quelle intorno alla Bocconi fino ad arrivare alle zone intorno alla Bicocca.
C’è anche interesse, in generale, per i quartieri periferici dove in tanti stanno investendo con l’unico obiettivo di salvaguardare il capitale. Roma a differenza di Milano non ha al momento importanti lavori di recupero e di riqualificazione sul territorio e, per questo motivo, l’interesse degli investitori è orientato abbastanza equamente sulle zone universitarie e su quelle turistiche che dopo un rallentamento della domanda nel 2020 causa pandemia sono tornate, con la dovuta prudenza, nel mirino di chi investe. A Napoli sono le zone centrali ad attirare gli investitori che stanno andando soprattutto nei quartieri meno costosi, anche centrali, per acquistare sia con finalità di casa vacanza sia per mettere a reddito”.
Lo afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa.
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