La Fondazione L’Albero della Vita promuove la campagna di sensibilizzazione #iodonofiducia sul tema della povertà assoluta in Italia. Nuova piaga sociale del nostro Paese degli ultimi anni. 1 bambino su 8* in Italia (pari a 1.292.000 bambini) vive in povertà assoluta. Oggi, Giornata Internazionale contro la Povertà, l’Ente che si occupa da 20 anni di mamme e bambini in difficoltà, ha voluto lanciare una provocazione sul web. La campagna #iodonofiducia è on line dal 17 ottobre e può essere visualizzata su https://www.facebook.com/albero.della.vita.onlus/videos/10156042013631320/
“Cosa succede agli italiani di fronte a una richiesta di una madre disperata, da tempo senza lavoro, in cerca di un’opportunità per garantire un’infanzia e un futuro migliore alla sua bambina? Come reagiscono se una mamma esasperata arriva a fare una richiesta improbabile e apparentemente folle per uscire dal circolo della povertà? In quanti le darebbero fiducia?”.
Una provocazione non distante della realtà. La situazione messa in scena nell’esperimento sociale è qualcosa che può accadere quando ci si sente soli. Quando viene a mancare una rete sociale di riferimento.
Secondo gli ultimi dati Istat, elaborati per Fondazione L’Albero della Vita, infatti, nel 2016 le donne in povertà assoluta in Italia sono 2 milioni 457mila 956 (7,9% dell’intera popolazione femminile). Tra queste sono 580mila 413 le donne tra i 18-35 anni (23,6%). 418mila 392 tra i 36-45 anni (17,0%). 307mila 667 tra i 46-55 anni (12,5%). 163mila 905 tra i 56-65 anni (6,6%). 300mila 102 le over 65 (12,2%). Si tratta di donne in estrema difficoltà, che per uscire dalla loro situazione devono ritrovare fiducia in se stesse e la speranza per ricominciare a credere nel rapporto con gli altri, per uscire sia dall’incertezza economica che dal disagio.
Da qui nasce il nome della campagna #iodonofiducia perché “uscire dalla povertà” e dal disagio significa ricominciare a nutrire fiducia in se stessi e nelle proprie capacità: per poter trovare un lavoro dopo averlo perso, per riallacciare i legami familiari deteriorati dallo sconforto e dall’incertezza economica e sociale, per ritrovare speranza e opportunità nel rapporto con “l’altro” e con la collettività. E proprio per questo, “donare fiducia” significa consentire a chi ha perso tutto di riappropriarsi in primo luogo dei propri valori. Significa dare, attraverso un gesto piccolissimo, una spinta decisiva a quella voglia e a quel bisogno di non arrendersi che caratterizzano la maggior parte delle famiglie colpite dalla povertà, soprattutto quando al loro interno ci sono bambini e ragazzi. Per ripartire, c’è bisogno di fiducia.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube