LA CARRIERA DI CANTANTE
“Ho sempre voluto fare questo, fin da bambino, e la prima canzone l’ho scritta quando avevo 7 anni. Non ho mai avuto un piano B e, avendo sempre voluto fare musica, è stato per me naturale cercare di parlare a più persone possibili: ho ancora tanto da imparare, ma ho anche tanto da dare”.
LE INFLUENZE ARTISTICHE
“Musicalmente parlando sono sempre stato tra due mondi. Da un lato sono cresciuto con il cantautorato italiano e con artisti come Fabrizio De Andrè e Francesco Guccini. Quando li ascoltavo da piccolo, per me era come se raccontassero delle storie e poi, crescendo, ho cominciato a capire meglio il significato di certe canzoni e ho cercato di assorbirli sempre di più. Dall’altro la cultura hip-hop mi ha contaminato totalmente attraverso l’ascolto di artisti come Eminem, Kendrick Lamar e Stromae. La cosa bella è cercare di attingere da diverse fonti artistiche facendole proprie, rendendole uniche, senza imitare ma assorbendole, reinterpretandole e raccontandole poi nella propria forma. Cerco di essere autentico, nel bene e nel male. Penso sia fondamentale perché la verità artistica è la cosa più importante. La consapevolezza di se stessi, dei propri limiti, il non aver paura di mettersi a nudo. Spero tutto questo mi accompagni per sempre”.
IL LOOK
“Il look per me è un aspetto importante. Sono sempre stato molto attratto dalla moda e dai vestiti, fin da quando ero piccolo. E’ un modo di esprimersi e di raccontare qualcos’altro di se stessi. A volte lo faccio enfatizzandolo, ma rimanendo sempre me stesso”.
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