Isole Canarie, alla scoperta del ricco patrimonio paesaggistico e culturale

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gran canaria atardecer en guayedra

In occasione del 30° anniversario dell’autonomia dell’arcipelago (El Día De Canarias) ecco quali sono i suoi paesaggi unici da conoscere

Il blu del mare che abbaglia, il verde splendente della flora, le tonalità rossastre del terreno. Questo e molto altro sono le Isole Canarie. All’incrocio di tre continenti, circondate dall’Oceano Atlantico, sotto il cielo stellato più limpido d’Europa, si stagliano con tutto il loro ricco patrimonio paesaggistico e culturale. Con l’arrivo del trentesimo anniversario della festa nazionale, che si celebra ogni 30 maggio, memoria della prima seduta del Parlamento canarino tenutasi nel 1983, ogni isola si veste di meraviglia lasciando scoprire le sue bellezze naturali.

Tenerife: tra passato e presente

La geografia consente a Tenerife di vantare una ricchezza di spazi naturali che vanno dal livello del mare ai picchi vulcanici. Oltre alle acque turchesi e alla sabbia dorata di Playa del Duque, custodisce ben due siti Patrimonio dell’Umanità: San Cristóbal de La Laguna, prima città delle Isole Canarie insignita di questo titolo e il Parco Nazionale del Teide (3.715 m slm), casa della la vetta più alta della Spagna.

Anche la storia locale ha lasciato impronte importanti da conoscere. A nord dell’isola di Tenerife si trova Garachico, un borgo tipico canario fondato da un banchiere genovese alla fine del XV secolo. Nel suo passato un’eruzione e la sua rinascita a cui si deve la maggior parte del patrimonio architettonico del paese risalente ai secoli XVI e XVII. Il paesaggio circostante è caratterizzato dal pino delle Canarie, dal terreno vulcanico e da un’antica scogliera che separa il centro storico dall’entroterra.

Gran Canaria: l’isola dai mille volti

Vallate, rocce, caldere vulcaniche, scogliere impressionanti. Passando dagli affascinanti tramonti offerti dall’insenatura di Guayedra alla maestosità del Parco Rurale del Nublo, con i suoi boschi di piante autoctone che coronano il monolite vulcanico Roque Nublo, il paesaggio di Gran Canaria lascia a bocca aperta. Basti pensare che ben il 46% della superficie dell’isola è stato dichiarato Riserva della Biosfera dell’UNESCO.

I contrasti che emergono nei paesaggi dell’isola hanno affascinato e ispirato nel tempo scrittori e intellettuali, come Benito Pérez Galdós, uno degli autori di spicco della letteratura realista della Spagna ottocentesca, abitante della capitale Las Palmas o Agatha Christie che ha fatto dell’isola il teatro di alcuni suoi gialli.

Lanzarote: l’enigma di una terra

Il territorio vulcanico regala emozioni i descrivibili e sono avvolti da un’aura di mistero. Catturano in una connessione intima con la natura, mostrando tutta la forza e la caparbietà della terra.

Lanzarote, riconosciuta dall’UNESCO come Riserva della Biosfera e Geoparco, potrebbe sembrare ai più simile a Marte: terra scura, clima arido, profonde buche nella ghiaia vulcanica. Eppure, queste condizioni consentono un’agricoltura vinicola unica al mondo, La Geria, area dove si coltiva la vite proteggendo le piantine con muretti a secco e buche scavate nella roccia. Altro paesaggio selvaggio è offerto dal Parco Nazionale del Timanfaya: 5.000 ettari lungo la costa occidentale che ospitano una vegetazione ancora incontaminata in cui i toni del rosso e dell’arancio si mescolano all’ocra, al marrone e al nero.

Fuerteventura: tra cielo e terra

Considerata dal poeta Miguel de Unamuno “una meraviglia della natura”, la più antica delle isole Canarie è un vero paradiso in terra. Imperdibile è la penisola di Jandia, nella parte sudorientale di Fuerteventura, dove fare sport o semplicemente godersi il sole. Ma Fuerteventura è molto, molto di più.

Infatti, l’isola nasconde scrigni e bellezze segrete. Riconosciuta dall’UNESCO come Riserva della Biosfera, ospita diverse chicche quali Sicasumbre, primo belvedere astronomico dell’isola che consente di toccare le stelle con un dito, oltre a ben tredici aree naturali protette.

Tra queste spiccano la Montaña Tindaya, montagna considerata sacra da scoprire da vicino con i percorsi che la attraversano, il Parco Rurale di Betancuria, antico borgo prima capitale dell’isola, oltre al Parco Nazionale delle Dune di Corralejo, estesa superficie di sabbia che il vento continuamente modella, che richiama i turisti da tutto il mondo.

La Gomera: tutto il fascino della natura

Rigogliose foreste millenarie, dirupi impressionanti, acque ricche di vita e clima mite: ecco gli ingredienti segreti de La Gomera. Catalogata come Riserva delle Biosfera dall’UNESCO dal 2011, propone luoghi unici, tra cui le spiagge di La Cueva, uno dei siti di ricercato dagli appassionati di immersioni sottomarine.

Ma il vero tesoro naturale dell’isola è il Parco Nazionale di Garajonay. Qui si conserva la più estesa area detta monteverde (tipica vegetazione composta da arbusti e alberi sempreverdi) dell’arcipelago, ovvero l’insieme di lussureggianti piantagioni che lo caratterizzano: formazioni di felci e faggi che si uniscono alla foresta di laurisilva, antica specie di alloro risalente a circa 66 milioni di anni fa. Ormai presente in pochi luoghi al mondo, qui si estende per quasi 4.000 ettari e perciò è Patrimonio dell’Umanità.

El Hierro: la bellezza ai confini del mondo

Considerata il limite del mondo conosciuto fino alla scoperta dall’America, l’isola è un Geoparco e Riserva della Biosfera dell’UNESCO, grazie alla varietà sorprendente di paesaggi.

Le ridotte dimensioni dell’isola ne consentono una visita agevole in pochi giorni, tra bagni rilassanti sulla costa ed escursioni avventurose. Tra i sentieri più famosi vi sono il Camino de Jinama, percorso di poco più di tre chilometri dalla vista straordinaria che anticamente veniva utilizzato per accedere alla maestosa valle di El Golfo.

Infine, si può dire che la natura dell’isola faccia davvero bene anche alla salute. Questo perché qui vi si trova uno dei centri termali più antichi d’Europa, il Pozo de la Salud, fonte di acque minerali medicinali alle quali si attribuiscono proprietà curative dal XIX secolo

La Palma: l’esuberanza della natura

Colori vivaci, atmosfere straordinarie ed energie incontenibili: La Palma. Geologicamente parlando è la più giovane isola delle Canarie, riconosciuta dall’UNESCO come Riserva della Biosfera, si caratterizza per la bellezza naturale rigogliosa.

Il Parco Nazionale della Caldera de Taburiente è uno degli ambienti naturali più spettacolari dell’isola da non perdere. Impressionante cratere vulcanico, conserva un tesoro di diversità geologica e biologica. Per viverlo nel migliore dei modi, non si può prescindere dai suoi mille sentieri. Attraversare il frondoso bosco di pini è una fatica che sarà ricompensata dalla vista di angoli incontaminati, tra ruscelli di acque chiare e lo sguardo che si perde all’orizzonte.

La Graciosa: angolo di paradiso in terra

Lontano dal caos della quotidianità, lontano dalla frenesia dell’urbanizzazione, lontano da tutto c’è La Graciosa, 30 chilometri quadrati di meraviglia.

Compone assieme agli isolotti di Alegranza, Montaña Clara e Lobos il Parco Naturale dell’Arcipelago Chinijo, la più grande riserva marina d’Europa: le sue spiagge di sabbia bianca, le acque cristalline e l’incredibile biodiversità dei suoi fondali sono ideali per le immersioni e la scoperta di specie protette endemiche anche solo con maschera e boccaglio.

Altri indirizzi da non perdere sono i vicoli di Caleta de Sebo: incantevole centro abitato fatto di casette bianche e strade sterrate, dove degustare dell’ottimo pesce appena pescato, contemplando il panorama. Poco più di distanti si trovano El Salado, La Francesa e La Cocina che formano un trio di meravigliose spiagge di sabbia bianca e acque turchesi.