L’inflazione di fondo, nella misura al netto dei beni energetici e alimentari non lavorati, ha evidenziato un moderato aumento, pari a +0,7%, 0,1% in piu’ rispetto a gennaio, e per la prima volta da dicembre 2016 si e’ attestata su ritmi superiori a quelli dell’inflazione totale.
“La risalita della core inflation – ha commentato l’Istituto nazionale di statistica – e’ da imputare alla componente dei servizi (+0,8% rispetto il precedente +0,6%) mentre per i prezzi dei beni industriali non energetici la variazione annua e’ ritornata appena negativa”.
“L’inflazione pressoche’ nulla per i beni industriali non energetici – ha aggiunto l’Istat -, risente, oltre che della moderazione dei costi salariali e di un contesto interno e internazionale maggiormente competitivo, anche della debole dinamica dei prezzi all’importazione. L’apprezzamento del cambio dell’euro ha attenuato le pressioni sui costi dei prodotti importati per i principali raggruppamenti”. Per i beni di consumo non alimentari, infatti, si e’ accentuata la caduta tendenziale, con -0,3% a dicembre da -0,1% a novembre, che ha coinvolto alcune importanti voci di spesa dei bilanci delle famiglie, con -0,6% per la confezione di articoli di abbigliamento e -0,4% per le calzature.
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