ROMA – Entrate in calo per comuni e province nel 2014. Lo rileva l’Istat diffondendo un unico comunicato sui bilanci consuntivi delle amministrazioni comunali e provinciali. Per l’esercizio finanziario 2014 le entrate complessive accertate delle amministrazioni comunali sono stimate in 83.301 milioni di euro (-0,8% rispetto al 2013). Le entrate in conto capitale diminuiscono del 4,6%, quelle correnti del 2,0% mentre le entrate per l’accensione di prestiti aumentano del 12,7%.
Le entrate complessive riscosse sono stimate in 76.546 milioni (-1,6%). Le entrate in conto capitale e quelle correnti si riducono rispettivamente del 12,9% e dello 0,8%, le entrate per l’accensione di prestiti aumentano del 4,8%. L’incidenza delle entrate tributarie sul totale di quelle correnti e’ in significativo aumento, passando da 58,1% del 2013 a 64,2%. Cresce anche il grado di autonomia finanziaria (da 78,9% a 84,0%) mentre diminuisce quello di dipendenza erariale (da 11,0% a 5,5%).
Le spese complessive impegnate dai comuni per l’anno 2014 sono stimate in 80.348 milioni di euro (-2,4% rispetto al 2013). Le spese correnti e quelle in conto capitale diminuiscono rispettivamente del 3,5% e dell’1,6% mentre quelle per rimborso di prestiti aumentano del 2,3%.