La variazione del Pil acquisita per il 2018 e’ pari a +0,9%. Rispetto al trimestre precedente, ha spiegato l’Istat, tutti i principali aggregati della domanda interna hanno registrato aumenti, con una crescita dello 0,1% dei consumi finali nazionali e del 2,9% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono cresciute dell’1,8%, mentre le esportazioni sono diminuite dello 0,2%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,6 punti percentuali alla crescita del Pil, con un contributo nullo sia dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (Isp), sia della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (Ap) e un contributo positivo di 0,5 punti percentuali degli investimenti fissi lordi.
La variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil per 0,2 punti percentuali, mentre l’apporto della domanda estera netta e’ risultato negativo per 0,5 punti percentuali. L’Istat ha infine registrato andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto dell’industria e dei servizi pari, rispettivamente, a +0,3% e +0,2%, mentre il valore aggiunto dell’agricoltura e’ diminuito dell’1,4%.
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