ROMA – Nel quarto trimestre del 2020, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici italiane è diminuito dell’1,8% rispetto al trimestre precedente, e i relativi consumi finali del 2,5%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 15,2%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Lo rende noto l’Istat, aggiungendo che “a fronte di un incremento dello 0,2% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito rispetto al trimestre precedente del 2,1%”.
Sempre nel quarto trimestre dello scorso anno, la pressione fiscale è stata pari al 52,0% (il dato più alto dal quarto trimestre del 2014), in crescita di 1,3 punti percentuali rispetto al 50,7% allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la riduzione delle entrate fiscali e contributive. Nel 2020 la pressione fiscale si è attestata al 43,1% del Pil, in aumento rispetto al 42,4% del 2019. Lo scorso anno il prodotto interno lordo italiano è crollato dell’8,9%.