“Il coronavirus ci ha rubato un po’ di spensieratezza, rendendoci consapevoli di tante cose che davamo per scontate”. Come la musica e i concerti, rimasti quest’anno per la gran parte in silenzio. “Questa estate è andata a rilento sotto tanti punti di vista. La musica si è praticamente fermata e potrà ripartire solo quando la vita stessa ripartirà”, spiega Ax senza farsi troppe illusioni.
“Di certo non hanno aiutato certi comportamenti e certe direttive incongrue da parte della politica”, aggiunge, spiegando che il riferimento è “da una parte il blocco dei live e dall’altra l’apertura delle discoteche: oltre a essere un insulto per migliaia di lavoratori del settore è stato pericoloso per tutti. Avevo detto che siamo un popolo di bambini, no… piuttosto siamo un popolo di adolescenti senza regole”.
Va all’attacco, senza preoccuparsi degli haters: “Quando faccio dei post in cui invito a stare a casa e a non fare i coglioni, mi accusano di fare gli interessi di chissà chi. Sì, diciamolo, faccio parte della lobby dei rettiliani”. Il complottismo, aggiunge, “che vede figure incappucciate a manovrare il mondo, è un misto di sfiga, incompetenza, ignoranza. Altro che uscirne migliori… questa situazione ha dimostrato quello che siamo nel bene e nel male”.
E annuncia che una collaborazione ci sarà anche nel prossimo lavoro che è a buon punto (“la quarantena è stata molto produttiva”). Intanto si prepara a riprendere lo show tv di Canale 5 ‘All Together Now’, alla terza edizione, con Michelle Hunziker.
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