Musica

Jean-Michel Jarre, dal 9 aprile “Amazônia” per il regista Sebastião Salgado

studiobyEDDA

MILANO – Jean-Michel Jarre ha realizzato e inciso una composizione musicale di 52 minuti per “Amazônia”, il nuovo progetto del pluripremiato fotografo e regista Sebastião Salgado per la Philharmonie De Paris. Già disponibile in pre-order, la colonna sonora uscirà in digitale il 7 aprile in versione standard e, per un’esperienza davvero coinvolgente, anche in una speciale versione binaurale, mentre dal 9 Aprile sarà disponibile anche in CD e vinile. Questo progetto fa seguito alla recente e trionfante performance virtuale di Jarre a Notre Dame per la Notte di Capodanno, che ha attirato oltre 75 milioni di spettatori da tutto il mondo.

“Amazônia” è una mostra immersiva incentrata sull’Amazzonia brasiliana e composta da più di 200 opere di Salgado, che per sei anni ha viaggiato nella regione, fotografando la foresta, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano. L’esposizione, composta per la maggior parte da opere del tutto inedite, invita a vedere, ascoltare e riflettere sul futuro della biodiversità e sul posto che gli essere umani occupano all’interno del mondo degli esseri viventi. La composizione creata da Jean-Michel Jarre immergerà i visitatori della mostra in un mondo sinfonico che riproduce i suoni concreti della foresta, grazie all’utilizzo di strumenti elettronici e orchestrali uniti a suoni naturali della vita reale.

“Volevo evitare l’approccio etnomusicologico o di creare della musica di sottofondo”, racconta Jean-Michel Jarre. “Così ho concepito una sorta di miscela contenente elementi musicali – orchestrali ed elettronici – destinati a ricreare e evocare i suoni naturali, a cui ho aggiunto suoni provenienti dall’ambiente e infine fonti sonore etniche (voci, canzoni e strumenti) attinte del Museo Etnografico di Ginevra (MEG). Mi sono avvicinato all’Amazzonia con rispetto, in modo poetico e impressionista. Ho scelto gli elementi vocali e sonori nella loro dimensione evocativa, piuttosto che cercare di essere fedele a un gruppo etnico specifico. Mi sembrava interessante fantasticare sulla foresta, che è fonte di grande immaginazione, sia per gli occidentali che per gli amerindi. Questa musica evoca anche una forma di nomadismo, come se i suoni apparissero e scomparissero durante una migrazione. Era necessario partire dall’orchestrazione dei suoni provenienti dalla natura, lavorare su quelli che si susseguono casualmente, ma che possono comporre un’armonia o una dissonanza. E come in ogni sinfonia, il lavoro alterna momenti di quiete a momenti di tensione”.

Nominato ambasciatore dell’Unesco nel 1993, Jean-Michel Jarre è coinvolto in molti progetti riguardanti la tolleranza e il pluralismo culturale, oltre che la difesa della natura e dell’ambiente. Per il progetto “Amazônia”, ha collaborato attivamente con il team scientifico del Museo Etnografico di Ginevra (MEG) per ricreare il più fedelmente possibile l’identità sonora della foresta e delle persone che la abitano. La mostra “Amazônia” verrà inaugurata il 7 aprile alla Philharmonie de Paris, per poi arrivare in tutto il mondo: da Parigi a San Paolo, passando per Rio de Janeiro, Roma e Londra. Verranno presentante oltre 200 opere tra fotografie e film che includono testimonianze di personalità indigene sulla necessità di salvare la loro cultura e il loro ambiente.

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Redazione L'Opinionista

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