Musica

Joe Barbieri presenta “Tratto da una storia vera”

ROMA – Da oggi in Europa e dal 22 aprile in Giappone sarà disponibile in digitale e in formato fisico negli stores “Tratto Da Una Storia Vera” (Microcosmo Dischi/Warner Music Italy), il nuovo album di Joe Barbieri. È il suo lavoro più autobiografico, con tutti i brani che, in qualche modo, fioriscono dal vissuto più personale del cantautore napoletano. Al suo fianco una schiera di artisti amici di primissimo ordine: da Carmen Consoli a Sergio Cammariere, da Tosca a Jaques Morelenbaum, da Fabrizio Bosso a Mauro Ottolini.

«La verità è uno scrigno che difficilmente si fa scardinare – racconta lo stesso Joe – nei momenti in cui mi pare di comprenderne una parte essa muta, propone di sé un’altra chiave, tanto da percepire di perderne un tassello altrove. Tuttavia è a questa ricerca che continuo a sentire di essere in qualche modo devoto, specialmente nel mio percorso di artista tanto che, in quasi trent’anni di strada, per scrivere la mia musica ho praticamente sempre attinto principalmente alle mie esperienze personali, o alle storie che ho incontrato. E sento il bisogno di continuare a farlo, se possibile con ancor più ostinazione e maggior intransigenza per questo nuovo appuntamento, in cui la vita stessa mi pare mi chieda di offrire senza remore tutto quel che posso dare».

E ancora: «Questo album è il più autobiografico di tutti, nasce da tanto del mio vissuto. Sto cercando ancora di capire bene da dove venga. È un disco totale: ci sono dentro il passato, il futuro e il momento attuale. Ci sono le persone e gli artisti incontrati in quasi trent’anni di carriera, ma anche le mie passioni, i cibi che amo mangiare. C’è veramente tutto. La pandemia ha fatto venire a galla tutto ciò. In questo periodo ho anche avuto il tempo di studiare».

Quindi l’emergenza sanitaria ha avuto un ruolo fondamentale: «Direi di sì. La pandemia mi ha dato l’opportunità di fermarmi e recuperare un ritmo adatto alla creatività. La lontananza e la reclusione forzata hanno creato una condizione che nessuno si era mai trovato a vivere. C’era bisogno che tutti prendessimo una posizione e ci rimboccassimo le maniche, così sono arrivato a produrre un disco, cosa che fino a pochi mesi fa non pensavo di fare. Si è tutto autodeterminato. Per quanto riguarda chi ha partecipato a questo lavoro, ho sperimentato una disponibilità quasi famelica, dovuta al fatto che in questi mesi si è suonato poco, quindi c’era una grande voglia di collaborare».

“Tratto da una storia vera” comprende 11 tracce: a quale ti senti più legato? «Il brano a cui tengo di più è “Mentre ridi”, che costituisce un ponte verso quello che mi piacerebbe fare per il futuro, cioè centellinare la parola, ma questo disco davvero ha necessità di essere osservato nella sua interezza. È molto importante anche “Tu, Io E Domani”, un brano che ha permesso di raccogliere 40000 euro per la protezione civile: il contributo di Fabrizio Bosso, Sergio Cammariere, Tosca e Luca Bulgarelli è stato prezioso».

Spicca anche la presenza di Carmen Consoli: «Credo molto nell’istinto e nell’intelligenza della pancia. Anche con Carmen è stato così, e il risultato è “In buone mani”: anche se il brano era scritto in una tonalità maschile, lei è stata “diligente” nella sua professionalità e vi si è adattata perfettamente».

Anche in questo album non manca un omaggio alla tua napoletanità: «C’è la cover di “Lazzari felici”, un vecchio brano di Pino Daniele. Il mio rapporto con lui è stato importante, e anche per questo in passato non ho voluto partecipare a quegli eventi che venivano organizzati per omaggiarlo. Non volevo svilire quel rapporto. E poi c’è “Vedi Napoli e poi canta”, che è un brano devoto alla squadra calcistica del Napoli, di cui io sono un tifoso».

Qual è oggi il tuo rapporto con la musica? «Mi avvicino ai 50 anni e penso sia importante scegliere cosa dire, e anche saper tacere. João Gilberto diceva che il silenzio è la nota zero, quindi anche decidendo cosa non dire si fa una scelta. Io trascorro molto tempo con me stesso, con i miei pensieri e le mie abitudini. La musica ha bisogno di solitudine, di non essere “corrotta” dal confronto almeno inizialmente, poi sì, quindi in un secondo momento è bello quando arriva il confronto con il pubblico».

Tracklist:

La Giusta Distanza (con Fabrizio Bosso)
Promemoria (con Mauro Ottolini)
Previsioni Del Tempo
Niente Di Grave (con Jaques Morelenbaum)
Lazzari Felici
Vedi Napoli E Poi Canta (con Alberto Marsico)
In Buone Mani (con Carmen Consoli)
Alla Fine
Tu, Io E Domani (con Fabrizio Bosso, Luca Bulgarelli, Sergio Cammariere, Tosca)
Manifesto (con Quartetto Davabugi)
Mentre Ridi

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Pubblicato da
Redazione L'Opinionista
Argomenti: albumsingolo

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