“Spesso ho la sensazione di vivere quel mi accade come se mi trovassi nella scena madre di un film, alla quale ho il desiderio di offrire il tema sonoro più opportuno” – racconta Barbieri
Dal 13 maggio 2022 è disponibile sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica “Retrospettiva futura”, il nuovo singolo di Joe Barbieri che anticipa l’uscita dell’album live antologico per festeggiare i 30 anni di carriera del cantautore napoletano. “Retrospettiva Futura” è la prima delle tre bonus track che anticipano la release ed è simbolicamente tutto quello che questo nuovo progetto può esattamente rappresentare per Barbieri: un amoroso sguardo sulla strada finora fatta ed al contempo l’appassionato slancio verso tutto quel che di nuovo arriverà. Ma “Retrospettiva Futura” è anche una rovente dichiarazione d’amore verso il cinema, forma d’arte verso la quale Joe ha più volte dichiarato di voler dedicare parte delle proprie composizioni in futuro.
Joe Barbieri ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Retrospettiva futura” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?
Quest’anno compio il ragguardevole traguardo di 30 anni di carriera, e potrei dire che “Retrospettiva Futura” è uno sguardo amorevole verso la strada percorsa fino a questo momento, ma anche uno slancio appassionato verso ciò che riserverà il futuro immediato. E’ una perfetta dichiarazione d’intenti se consideriamo che è il primo di tre singoli che porterà alla pubblicazione di un album live in autunno che ho fortemente voluto per festeggiare questo compleanno così importante. Ma allo stesso tempo questa canzone è una focosa dichiarazione d’amore nei confronti del cinema con il quale mi piacerebbe lavorare in futuro, in qualità di compositore.
Cosa vuoi trasmettere con questo brano?
Direi principalmente forse la gratitudine nei confronti di tutto quello che ho vissuto come musicista e come persona. Nel mio caso i due aspetti convivono, non sono mai stati disgiunti e sono felice di percepire che dopo tutto questo tempo sono cambiato ma tutto sommato sono anche sempre lo stesso.
Che tipo di accoglienza ti aspetti?
Ho una comunità di persone (che altri chiamerebbero “fan”) cui voglio molto bene e che mi fa l’onore di accogliere la mia musica… sono tutti esseri umani di grande spessore ed è per loro in primis che pubblico nuove canzoni. Per loro e per chi sente per la prima volta il desiderio di avvicinarsi a quel che scrivo e che canto. Ecco, ciò premesso voglio dire che è la loro accoglienza che per me è significativa. E se mi regalano il privilegio di stare con me allora non ho bisogno di altre conferme.
Come nasce il tuo progetto musicale?
Mah, è una domanda che affonda (come ti ho detto prima) le radici 30 anni fa… grazie all’aiuto di Pino Daniele che decise di lanciarmi nella mischia producendo le mie prima cose. Da lì in poi è stato un cammino ininterrotto, pieno di deviazioni inattese ma bellissime e di scoperte appassionanti.