La collana

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collana bn

Oggi, metà novembre da far schifo, sono felice: mi sono liberato della collana, una collana che la mia ineffabile signora mi ha regalato per l’ultimo compleanno, fine agosto.

Ripensandoci ora, il viaggio in città fu abilmente premeditato, lasciando poco o nulla al caso.

Fu per caso, infatti, che mentre s’andava passeggiando di vetrina in vetrina entrammo da un orefice per certi orecchini da riparare (galeotti gli orecchini e chi li usò) e ci trovammo infine al posto giusto con l’uomo sbagliato.

Lei mi chiese con aria innocente che tipo di collana eventualmente mi piacesse se eventualmente avessi voglia d’averne una per il mio eventuale collo…

Dopo mezz’ora mi trovai di fronte agli occhi più assassini che una commessa poteva mostrare senza venire licenziata all’istante, il buon senso mi suggerì che quell’ultima collana era bellissima e quella miss collana uscì dal negozio e arrivò sana e salva in provincia.

E qui s’apre il sipario sulla simbiosi dell’oggetto da portare e l’uomo, il sottoscritto, che in tanti e fortunati lustri s’era ben guardato dal portare braccialetti, ciondoli, orologi e ovviamernte collane.

Mi ritrovai quel manufatto addosso a grattugiarmi con affetto le vertebre del collo, un serpente a maglie che sorvolava i miei capi di vestiario con spericolate acrobazie degne del circo Orfei.

Mi ritrovai senza fiato ogni volta che Billy the Kid mi strangolava in un saloon di Dodge City e a sganciarmi dalla testiera del letto prima di fare la stessa fine del sogno.

Poi, finalmente, l’autunno.

Questa meravigliosa stagione così piena di foglie e nebbia che si porta in dote quei deliziosi maglioni a collo alto sciarpe che occulteranno la preziosa assenza: fino al disgelo sarò salvo, fino al giorno di marzo in cui la prima, frettolosa rondinella annuncerà che il mio tormento è alle porte.

Per non parlare di un’altra pena che mi rode e che mai potrò confidare alla mia dolce procacciatrice di metalli… se quel giorno d’agosto a Reggio Emilia, dall’orefice, io gli avessi confidato che al posto della collana preferivo un luccicante e funzionale compressore d’aria, ebbene se solamente io l’avessi suggerito, probabilmente noi saremmo già felicemente divorziati…