La cravatta giusta, dieci motivi per non rinunciarci

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Numerosi i motivi che spingono a indossarle: dalla riscoperta del valore dell’artigianalità, al desiderio di distinguersi lasciando trasparire la propria personalità

I numeri parlano chiaro: nell’ultimo decennio il settore delle cravatte ha vissuto un calo costante e, stando ai dati del Centro Studi di Confindustria Moda, solo nell’ultimo anno l’export ha registrato una diminuzione del 9,6%. Gli uomini non amano più questo accessorio? Non proprio. Riconoscendone l’importanza prestano massima cura ai dettagli al momento dell’acquisto e si assicurano di comprare un prodotto di qualità, confezionato a mano, prediligendo fibre naturali selezionate. Meno acquisti quindi, ma più attenzione alla qualità con un solo metro di giudizio al momento della scelta: la sartorialità. A resistere nel settore è, infatti, il ramo artigianale con piccole realtà virtuose come Bigi Cravatte Milano che lo scorso anno ha venduto circa 45 mila cravatte realizzate completamente a mano nel suo laboratorio milanese, per un fatturato di quasi 2 milioni di euro, dei quali oltre la metà provenienti dalle esportazioni. La cravatta sartoriale non conosce quindi crisi e risultano innumerevoli i buoni motivi per continuare ad indossarla e celebrarla ogni anno in occasione del Cravatta Day, ricorrenza ufficializzata nel 2008 quando il Parlamento Croato ha dichiarato all’unanimità il 18 ottobre il giorno della cravatta. Molte le motivazioni per non rinunciare a questo accessorio senza tempo: dalla riscoperta del valore dell’artigianalità, al desiderio di soddisfare un vezzo estetico, fino all’incontro tra stili diversi.

“Acquistare una cravatta confezionata artigianalmente significa scegliere in maniera consapevole un prodotto di qualità e versatile, che potrà essere indossato a lungo e in molteplici momenti della propria vita, aggiungendo un tocco di stile e personalità all’outfit – spiega Stefano Bigi, amministratore unico di Bigi Cravatte Milano – Se per i signori l’attenzione ai materiali e la ricerca di motivi e righe classiche sono le motivazioni che spingono all’acquisto, per le giovani generazioni è il desiderio di cimentarsi con un look nuovo e ricercato, in controtendenza con lo stile casual che spesso popola il guardaroba dei millennials, il motore che li muove ad avvicinarsi a un accessorio versatile e sofisticato come la cravatta. L’inconfondibile stile Bigi, l’elevata qualità delle materie prime e l’estrema cura con cui vengono realizzate le cravatte nel nostro laboratorio di Porta Ticinese, le rendono infatti un accessorio apprezzato in tutto il mondo e sempre attuale, soddisfacendo generazioni diverse”.

10 buoni motivi che spingono ad acquistare e indossare una cravatta sartoriale

  1. Riscoprire il valore dell’artigianalità: il sapere che solo uno storico laboratorio artigianale sa trasmettere e tradurre con efficacia e la precisione e l’accuratezza di un lavoro che ancora si basa sull’esperienza di mani abili costituiscono un tesoro dal valore inestimabile. Acquistare una cravatta frutto di questo processo produttivo significa, quindi, indossare un prodotto unico ed esclusivo.
  2. Prestare attenzione alla sostenibilità: in un tempo in cui la salvaguardia dell’ambiente ricopre sempre più importanza si modificano anche i comportamenti di acquisto, soprattutto quelli dei giovani. Sempre più persone si orientano verso prodotti realizzati artigianalmente, nell’ottica di acquistare creazioni più sostenibili e in grado di durare più a lungo. Tempi bui per il fast fashion, quindi, altamente dannoso per il Pianeta: secondo il New York Times, infatti, dal 1960 ad oggi i rifiuti tessili sono aumentati del 750%.
  3. Impreziosire un look casual: è finita l’era in cui la cravatta si indossava solo ed esclusivamente con completo e scarpa elegante, oggi c’è spazio per nuovi accostamenti più moderni e cool, che affiancano un classico senza tempo a soluzioni più casual, mixando lo stile formale a quello informale. Attenzione, però, a bilanciare in modo corretto queste due anime: l’ispirazione per un look impeccabile arriva dall’attore Eddie Redmayne che, come riporta il Daily Mail, sul red carpet del recente Toronto Film Festival ha sfoggiato una giacca in pelle nera accompagnata da una cravatta skinny con eleganti punti spillo. D’esempio anche Mariano Di Vaio che ha osato ancor di più con una giacca da motociclista e cravatta petrolio, in un look che lui stesso ha definito “casual gentle”.
  4. Aggiungere personalità a un outfit: i tessuti e le fantasie di una cravatta raccontano storie e descrivono, più di qualsiasi altro capo maschile, la personalità di chi la indossa. Che si tratti di uomini che scelgono di osare, amanti del classico o ragazzi sempre attenti alle ultime tendenze, per ognuno esiste la cravatta perfetta. O più d’una, come dimostra lo statunitense Ian Squires che, racconta l’Alabamas’s News Reader, è riuscito a trovare ben 1600 cravatte in grado di parlare di lui: l’uomo ha infatti scelto di indossare ogni giorno una cravatta diversa, appendendole di volta in volta in ufficio. Un’incredibile collezione che racconta tutte le sue sfumature!
  5. Fare da passe-partout per il mondo del lavoro: la cravatta può rivelarsi la chiave per chi è alla ricerca del primo impiego o deve muovere i primi passi in ufficio. Quando ci si presenta ad un colloquio è, infatti, fondamentale dare una buona impressione di sé sin dal primo sguardo, mettendo vestiti appropriati. Indossare giacca e cravatta si rivela spesso la scelta giusta poiché testimonia precisione e cura della persona. È importante, però, portarla nel modo corretto: vietati i nodi allentanti o troppo importanti e i tessuti stropicciati o macchiati. Attenzione anche al colore a seconda di ciò che si vuole trasmettere: da un energico rosso, a un rilassante blu, passando per un serioso nero.
  6. Aumentare la fiducia in se stessi: tra i diversi lati positivi di indossare la cravatta si annovera anche il suo potere di far sentire più sicuri. Gli studi in questo campo affondano le loro radici nel XIX quando lo psicologo William James assicurava che i vestiti scelti da una persona influiscono sulla formazione della sua personalità. Anche in ufficio la cravatta rende più sicuri, un effetto che gli psicologi hanno ribattezzato “enclothed cognition” e che, riporta The Sidney Morning Herald, permette alle persone che indossano un vestito formale di aumentare la propria capacità di pensiero astratto.
  7. Accrescere il proprio fascino: le donne spesso sembrano preferire l’uomo in giacca e cravatta, in controtendenza con un mondo che pare tendere al casual. Sembra che una buona parte del gentil sesso subisca oggi, come nel passato, il fascino dell’uomo elegante, ammirandone il senso di sicurezza emanato dall’outfit formale e uno charme intramontabile.
  8. Distinguersi soddisfacendo un vezzo estetico: portare la cravatta oggi non è più un obbligo imposto dalla società ma un piacere personale. Si tratta di una scelta consapevole dettata dal desiderio di soddisfare un bisogno estetico e di distinzione. Un vezzo sempre più diffuso anche in contesti informali, come un aperitivo tra amici, dove a fare la differenza è proprio l’attenzione al dettaglio.
  9. Riflettere un valore affettivo: la cravatta può avere riflessi altamente simbolici e significativi sull’uomo che la indossa, soprattutto se viene regalata da persone care o addirittura da un genitore al figlio. Rappresenta, infatti, un accessorio senza tempo che ricorda inevitabilmente la persona che l’ha donata.
  10. Valorizzare le piccole realtà locali: l’attenzione verso le eccellenze artigianali del territorio è il primo passo per valorizzare le potenzialità delle piccole e medie imprese che contribuiscono a sostenere l’economia del Paese. Una fitta rete di realtà imprenditoriali virtuose, agili e snelle che custodiscono i segreti di generazioni, reinterpretandoli e adattandoli ai cambiamenti del mercato, e che hanno permesso al Made in Italy di affermarsi a livello mondiale.