“La dinastia dei re” di Alessandro Troisi: un’appassionante opera tra verità storica e concessioni all’immaginazione

«Romolo e Remo erano cresciuti in quella terra di confine, dove il mondo cittadino di Alba Longa lasciava il posto ai boschi sconfinati, alle vallate selvagge, ai colli dove i pochi insediamenti umani convivevano con gli abitanti delle foreste. Fin da bambini, avevano dovuto accettare il fatto che l’esistenza, per loro, consisteva in una grande lotta. C’erano dei momenti di idillio e di tranquillità, ma si trattava di pause concesse da quella battaglia interminabile che era la vita»: nel romanzo “La dinastia dei re” di Alessandro Troisi si racconta una storia che inizia dagli eventi che hanno portato alla nascita e al distacco dalla loro famiglia dei leggendari gemelli Romolo e Remo, per poi fare un salto di diciassette anni e presentarli adolescenti, in procinto di muovere battaglia contro un tiranno, il loro zio Amulio.

L’opera si apre mostrando il funerale di Proca, sovrano di Alba Longa: siamo nel VIII secolo a. C. e ci troviamo in un Lazio arcaico, preda di superstizioni e in cui il legame con il soprannaturale è ancora molto vivo, e influenza le azioni degli uomini. Proca lascia due figli: il primogenito Numitore, il legittimo erede al trono, e il minore Amulio, un uomo scaltro, rabbioso e con un’inesauribile sete di potere. Amulio odia Numitore, perché è convinto che egli non sia degno di governare su Alba Longa: invidioso del fratello e furente con il padre defunto, egli inizia a pianificare la sua vendetta già durante i funerali paterni.

Lui, che discende dal mitico Enea, non può pensare di non ricoprirsi di gloria governando il regno che gli dovrebbe spettare di diritto, essendo l’unico guerriero tra i due fratelli, il solo impavido e pronto a tutto per espandere l’egemonia di Alba Longa. Ed è così che ha inizio la tragedia che porterà Romolo e Remo a crescere lontani dalla loro famiglia: da un uomo roso dall’invidia che desidera così ardentemente il potere da far uccidere l’unico figlio maschio del fratello, e da ordire un inganno per imprigionare la figlia incinta di due gemelli, i quali un giorno potrebbero essere troppo pericolosi per l’ambizioso piano di conquista di Amulio.

Quei bambini appena nati saranno affidati alle mani del boia che però, intenerito da quelle creature indifese, deciderà di non ucciderli e di abbandonarli al loro destino sulle acque di un fiume. Alessandro Troisi ci racconta un’avvincente storia in cui il Fato ha un grande peso e governa le vite di tutti; un Fato apparentemente benevolo nei confronti di Romolo e Remo, sebbene saprà crudelmente rovesciare la loro fortuna a tempo debito.

SCHEDA DEL LIBRO

Casa Editrice: Newton Compton editori
Collana: Nuova Narrativa Newton
Genere: Retelling mitologico
Pagine: 256
Prezzo: 12,90 €

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