Attualità

La Geografia di “UnItalia” post elezioni politiche 2018

Benchè Nord e Sud siano stati e siano tuttora caratterizzati da molteplici differenze, perchè dopo anni, si insiste ancora a voler dividere l’Italia in due macro-regioni? Ecco lo scenario dopo le ultime elezioni

Il voto del 4 marzo non ha definito una maggioranza parlamentare che possa governare autonomamente. Le possibilità del post-voto sono diverse, e non è ancora chiaro quali saranno le sorti del Paese.

Ad essere evidente invece, è un’Italia spaccata e nuovamente divisa tra Nord e Sud. Le ultime elezioni hanno evidenziato una nuova divergenza d’opinione tra il Settentrione, dedito al lavoro; ed il Meridione che, “vittima” forse di un pregiudizio secolare, conserva la fama di essere lento, pigro e poco incline al cambiamento.

Quindi, mentre al Nord è prevalsa la Lega, vicina ai lavoratori e alle fabbriche stretti ormai dalla morsa delle tasse; al Sud il voto è andato, nella maggioranza dei casi, al nascente Movimento 5 Stelle. E non si è perso tempo a dichiarare che la scelta sia stata dettata dalla promessa del reddito di cittadinanza.

Senza sosta si continua a sostenere che il Meridione sia ancora legato ad un’ottica assistenzialista; e tipicamente avverso al cambiamento ed alla globalizzazione. Ma è davvero così?.

Di certo dopo le ultime elezioni è venuto meno il sistema ormai corroso del bipolarismo guidato dai partiti tradizionali spodestati da un terzo schieramento, il M5S. Ma a detta di molti quello dei grillini è il partito del malcontento, e il voto dato ai pentastellati rappresenta la “protesta”. Ecco di nuovo ripresentarsi il pregiudizio.

In sua “difesa” la società meridionale dovrebbe apporre la tesi che al contrario, il Movimento 5 Stelle ha sempre professato di essere il partito del cambiamento. L’unico in grado di sovvertire i meccanismi di un sistema clientelare diffuso. Dunque, è certo che il voto unanime del Sud non rappresenti proprio questa voglia di cambiamento? Una volontà di riassetto politico, economico, lavorativo e sociale? Una ventata d’aria nuova che riscatterebbe per sempre il Mezzogiorno dal tabù della società tradizionalista?.

Gli scenari del post voto sono diversi, ma l’unico auspicabile è che possa governare il partito scelto dagli italiani, una classe politica che si interessi onestamente del popolo considerato nella sua unità. Un governo insomma che rappresenti tutta l’Italia, da Nord a Sud.

Condividi
Pubblicato da
Virginia Chiavaroli

L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network - Notizie del giorno - Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube