“Sono orgogliosa che oggi, 21 marzo, per la prima volta si celebri per legge la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Dopo tanti anni di mobilitazione dei cittadini contro la criminalità organizzata, dal Parlamento italiano è finalmente arrivato – con il voto unanime espresso dalla Camera 20 giorni fa – il riconoscimento ufficiale che questa partecipazione meritava.
Voglio esprimere la mia affettuosa solidarietà a don Luigi Ciotti: le ignobili minacce che ha ricevuto, poche ore dopo l’importante visita a Locri del Presidente della Repubblica, dicono che non c’è nessun rischio di ritualità nelle migliaia di iniziative che oggi, grazie a Libera e tante altre associazioni, si svolgono in tutto il Paese.
Aver istituito la Giornata è stato un atto legislativo dal forte significato simbolico. Nel voto del Parlamento si sono incontrati l’attività delle istituzioni – che in questa legislatura hanno dato più di una risposta, a partire dalla legge sul voto di scambio – e l’impegno della cittadinanza attiva. Questo dialogo tra le aule parlamentari e la ‘società civile responsabile’ – secondo la definizione cara a don Ciotti – è indispensabile se vogliamo sradicare le mafie dal nostro Paese”.
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