Ambiente

La Guardia Costiera presenta il Rapporto annuale sul controllo pesca in Italia – anno 2020

ROMA – Ieri a Roma, presso la sede del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, è stato presentato il Rapporto annuale sul controllo pesca in Italia – anno 2020. Realizzato dal Centro di Controllo Nazionale Pesca (CCNP) del Comando Generale, il Rapporto fornisce un’istantanea completa e trasparente dell’attività di controllo svolta dal Corpo in uno dei settori economici più importanti e trainanti del Paese, la cui cura è affidata dal MIPAAF al Corpo delle Capitanerie di porto. Il rapporto annuale, così come strutturato, rappresenta un documento essenziale nel quale viene analizzata, sotto diversi profili, l’attività di controllo della pesca. La sua diffusione, non solo permetterà all’utenza in generale di comprendere l’organizzazione del controllo della pesca in Italia, ma costituirà, altresì, un documento ufficiale le cui risultanze potranno essere valorizzate nel corso di audit svolti da parte delle Istituzioni unionali.

Nel suo intervento, il Direttore Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura del Mipaaf, il dott. Riccardo Rigillo, così si è espresso: “La presentazione del 1° Rapporto annuale sul controllo pesca in Italia è un’occasione molto importante. Come giustamente è stato fatto notare, con questo documento ci poniamo in anticipo sulla previsione delle nuove normative europee, dove la presentazione annuale di un rapporto da parte delle autorità competenti sarà certamente uno dei punti salienti. Un rapporto – questo sul controllo pesca in Italia – che è estremamente importante, fondamentalmente per due motivi: perché da un lato permette di dare visibilità del lavoro che viene fatto, dando il giusto spazio alle operazioni che vengono portate a termine; e perché dall’altro consente un dibattito che può mettere in luce tanto i punti di forza, quanto quelli eventualmente più critici sui quali andare a lavorare”.

“Dobbiamo ricordare che l’Italia”, ha affermato l’Ammiraglio Pettorino nel suo intervento, “vanta la seconda flotta europea di pescherecci: 12.200 unità maggiori e 8.000 imbarcazioni appartenenti alla piccola pesca. Circa 30.000 marittimi impegnati direttamente nel settore, 100.000 se consideriamo anche coloro i quali lavorano a terra. Un indotto complessivo di circa 500.000 lavoratori. Numeri che ci dicono quanto la pesca sia importante per il nostro Paese e quanto centrale sia il ruolo svolto dalle Capitanerie per tutelare questo settore: dal rilascio della documentazione amministrativa per l’avvio dell’attività di pesca, al controllo finale nella vendita al pubblico, nonché al coordinamento di tutti coloro che sul mare concorrono alla vigilanza su questo settore. Un ruolo, quello dell’Amministrazione Marittima, che, con la prossima istituzione della Zona Economica Esclusiva, potrà confermare la sua centralità nel quadro del controllo delle attività di pesca”.

Nel concludere l’evento di presentazione del rapporto annuale, il Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Sen. Francesco Battistoni ha dichiarato: “Ringrazio la Guardia Costiera per la fondamentale opera che svolge lungo le coste italiane, a tutela della collettività, dell’economia marittima italiana e di un comparto che rappresenta la storia e l’identità di questo Paese. L’attività di controllo ha un ruolo fondamentale, non solo a garanzia delle regole comuni, ma anche al fine di tutelare l’operato di quei pescatori che lavorano nel rispetto delle regole. In un’ottica di sempre maggiore attenzione alle risorse marine viventi, tra cui i mammiferi, ho dato mandato alla Direzione generale di predisporre un decreto per introdurre nuove e più efficaci misure di contrasto alle attività illecite, facendo tesoro anche dell’esperienza operativa maturata dal Corpo della Capitanerie di porto. Ci aspettano nuove sfide, ma sono convinto che grazie al grande rapporto di collaborazione istaurato tra il Ministero e il Corpo e i risultati raggiunti fino ad adesso, sapremo affrontare le nuove sfide europee e saremo in grado di cogliere nuovi e grandi risultati per l’Italia”.

Di seguito i dati salienti riportati nel Rapporto 2020:

– 110.000 verifiche sulla filiera della pesca;

– 5.000 illeciti contestati;

– 7,6 milioni di € di sanzioni amministrative;

– oltre 357 tonnellate di prodotti ittici sequestrati;

– 45 operazioni complesse regionali per contrastare i fenomeni illeciti individuati a livello locale.

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Redazione L'Opinionista

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