ROMA – La Juventus apre le porte del proprio spogliatoio a “Offside Racism”. Protagonista della puntata in onda venerdì 6 gennaio, alle ore 17.45 su Rai Gulp e RaiPlay, è Luis, diciotto anni, trequartista della squadra Primavera. La passione per il calcio è nata in Luis guardando il fratello più grande giocare. Ha soli cinque anni quando comincia il suo percorso sportivo che lo porterà, due anni dopo, nella Juve. La sua maglia è la numero 10, un numero importante che all’inizio lo spaventava, ma che adesso indossa con orgoglio e sicurezza, conscio del suo ruolo in campo e di come un dribbling riuscito, un buon passaggio o un tiro in porta possano cambiare le sorti della partita.
Giocare nella Primavera della Juventus per Luis è un traguardo, ma anche il punto di partenza di un percorso che ha come obbiettivo la Prima Squadra. Il ragazzo confida alle telecamere di Offside Racism di dover ancora migliorare su vari aspetti come l’accettazione dei propri errori sul campo da gioco. Ma con l’aiuto del mister e della squadra ogni ostacolo sembra più semplice da superare. Per Luis ogni allenamento e ogni partita con la Juventus non sono solo tappe di un percorso sportivo, ma un vero e proprio cammino di crescita personale. Un’occasione per conoscere nuove persone e nuove culture e per confrontarsi con gli altri con rispetto e curiosità. Due aspetti che stanno molto a cuore al ragazzo che ha sempre visto nelle sue origini albanesi una ricchezza da coltivare e condividere.
E per questo motivo mal sopporta quando in campo, o fuori dal rettangolo verde, avvengono episodi di razzismo che considera figli semplicemente dell’ignoranza di chi li realizza. Una posizione che condivide anche il difensore della Prima Squadra Danilo Luiz Da Silva nel consegnare a Luis la maglia “Keep Racism Out”, simbolo della campagna di sensibilizzazione di Lega Serie A contro ogni forma di razzismo e discriminazione, a indicare il ruolo di ogni calciatore che con il suo comportamento deve testimoniare sempre il suo impegno contro il razzismo e contro ogni tipo di discriminazione.
La storia di Luis e quella degli altri ragazzi che militano nei settori giovanili dei Club della Lega Serie A sono chiari esempi dei valori che il calcio trasmette a chi lo pratica e deve veicolare a chi lo guarda. Valori in netto contrasto con il razzismo, il bullismo e qualunque tipo di comportamento discriminatorio. “Offside Racism” raccoglie queste storie per sensibilizzare i telespettatori su queste tematiche importanti, evidenziando in ogni puntata la presa di consapevolezza da parte del “calciatore di domani” delle responsabilità che lo attendono attraverso la consegna al ragazzo della maglia ideata dalla Lega Serie A, con la scritta “Keep Racism Out”, cui seguirà lo spot che contrassegna la campagna dedicata alla lotta al razzismo.