ROMA – A una manciata di giorni dal referendum sulla giustizia la Lega accende i riflettori sulla tornata referendaria, denuncia il “muro di silenzio” dei media e tenta di scalare un altro muro, quello del raggiungimento del quorum, obiettivo lontano secondo gli ultimi sondaggi pubblicati la scorsa settimana.
Dice il segretario del Carroccio, Matteo Salvini: “Proviamo a superare il bavaglio, l’indegna congiura del silenzio che la sinistra, Pd-Cinquestelle, e i loro agenti nelle redazioni televisive, radiofoniche e giornalistiche portano avanti. Per loro i referendum non esistono, vogliono continuare ad usare i tribunali per vincere le elezioni con le sentenze dei giudici”.
Roberto Calderoli (foto), invece, da ieri sera ha iniziato una sciopero della fame “per rompere questo muro di silenzio, abbiamo deciso di mettere in atto un’iniziativa forte ma non violenta, uno sciopero della fame. O crolla il muro del silenzio o andrò avanti fino al giorno 12 o finché resterò in piedi. Credo che dobbiamo dare un messaggio forte”. Calderoli con i Radicali ha anche scritto una lettera al presidente Sergio Mattarella per denunciare quanto starebbe accadendo.