“La maglietta di Friends”, il nuovo singolo di Pietro Falco

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pietro falco

“Ho scritto La maglietta di Friends in un pomeriggio di primavera, nel mese di maggio dello scorso anno. Ero in bici a Roma centro, insieme ad alcuni amici, e poi ci siamo ritrovati a giocare a calcio in una piazzetta”

Dal 20 maggio 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e in digitale “La maglietta di Friends”, il nuovo singolo di Pietro Falco. “La maglietta di Friends” è una sorta di inno agli anni Novanta e racconta l’infanzia dell’artista attraverso una serie di immagini e situazioni tipiche di quel periodo. Il cantautore menziona una serie di personaggi, ma tutto viene riassunto con un’immagine specifica, ovvero una ragazza con la maglietta di Friends, simbolo degli anni ‘90, che rappresenta un vero “filtro retrò”. Tutto questo può sembrare malinconico, ma il ritmo funky rende la canzone leggera e spensierata.

Pietro Falco ci ha gantilmente concesso un’intervista.

“La maglietta di Friends” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?

È una canzone di un trentenne qualunque, appartenente ad una generazione (forse l’ultima) fatta di gente che si incontrava in piazzetta con i pattini, improvvisava partite a calcio, suonava al citofono o ti telefonava se voleva dirti qualcosa. Quel testo descrive praticamente tutto ciò che sono. Le serate con gli amici, la passione per il vintage, i film con la Muti e Celentano, le partite di calcio e… super Mario!

Cosa vuoi trasmettere con questo brano?

Piacevole malinconia. La canzone parte con una frase che racconta un po’ i rapporti tra giovani adulti. “Ci vediamo nei baretti o sulle spiagge con le mani al cielo , parliamo dei lavori, ognuno i suoi problemi, abbiamo storie diverse eppure siamo uguali e per sentirci meno soli ci abbracciamo con i drink in mano.” C’è un ritmo funk che fa venire voglia di muoversi. La canzone parte da un’immagine ben precisa: una ragazza con la maglietta di Friends, serie tv simbolo degli anni 90, che riassume tutto. Solo bei ricordi.

C’è anche un videoclip, come si caratterizza?

Abbiamo girato il videoclip a casa mia, a Roma. C’è una super special guest, ovvero un pupazzo super Mario che rievoca con una serie di oggetti tutto il mio passato, diventando quasi fastidioso, mentre io sono impegnato ad incontrare un nuovo giorno lavorativo. Alla fine Mario riuscirà ad ottenere ciò che vuole…

Come ti sei avvicinato alla musica?

Grazie ad un pianoforte nel salotto di casa mia. Avevo due anni e suonavo le prime melodie. È stato un richiamo incontrollabile. Tornavo da scuola e mi piazzavo lì per tutto il giorno. Ancora oggi è così!