MERCATO A MARGHERA (VE) – Debutterà alle 21,00 di giovedì 15 Luglio in piazza del Mercato a Marghera ( Ve) il nuovo spettacolo scritto ed interpretato da Pino Quartullo e dedicato al grande Astor Piazzolla a cento anni dalla nascita avvenuta l’11 marzo 1921 a Mar del Plata.
Assieme all’attore saranno sul palco i musicisti Massimiliano Pitocco al bandoneòn, Carlos Adrian Fioramonti alla chitarra e Emilia Sugoska al violoncello.
Sempre dal vivo anche alcuni dei più celebri tango della tradizione, eseguiti dai danzatori Sara Forzano (veneta) e Alessandro Parascandolo.
Nato con l’idea di raccontare la parabola umana e artistica di Astor Piazzolla, dalle origini italiane (suo padre era nativo di Trani, in Puglia) alla sua consacrazione come artista di fama mondiale, il recital scritto, diretto ed interpretato da Pino Quartullo accompagnerà il pubblico in un viaggio alla scoperta delle origini del tango, e di come grazie ad Astor Piazzolla “ad un certo punto ha cominciato a morire un certo modo di suonare il tango perché ne nascesse un altro. E nel nuovo certificato di nascita c’ è il mio Ottetto Buenos Aires” (cit. Astor Piazzolla).
Sulle musiche eseguite dal vivo sul palco, Pino Quartullo racconterà aneddoti, declamerà poesie di alcuni fra i più noti autori argentini ( fra cui Louis Borges) e canterà alcune fra le canzoni più famose composte da Piazzolla : “Vuelvo al sur”, “Jacinto Ciclana”, “ Balada para un loco”, “Balada para ma muerte”, “ Rinascerò”, “ Che tango che”.
Un’esaltazione del tango, croce e delizia per lo stesso Piazzolla ( da cui il titolo dello spettacolo- “ la mia guerra con il tango), un diario dei tanti viaggi che l’artista intraprese nel mondo, un tuffo nella musica e nella danza più conosciuta e ballata al mondo. Sensualità, nostalgia, passione, lotta, abbracci e sguardi, passi di danza e parole in musica avvolgeranno il pubblico dal primo all’ultimo minuto di questo spettacolo, lasciando sul palco l’atmosfera irripetibile di un mondo racchiuso nel bandoneòn di Astor Piazzolla, che come lui stesso ammise, per tutta la sua vita disse “ho dovuto difendermi, lottare, discutere, però confesso che mi sono anche divertito”.