“Il nostro contributo al popolo afghano in questi anni è stato determinante. Abbiamo teso la nostra mano, abbiamo contribuito ad avviare progetti di cooperazione volti a sostenere un popolo afflitto dal terrorismo, provato da un conflitto logorante. Abbiamo aperto una “via italiana” alla ricostruzione, una via fraterna, lontana dalle armi e dalle bombe, vicina alle esigenze dei cittadini afghani e alle loro speranze di ripresa. È un grande onore servire il mio Paese e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per permettere all’Afghanistan di tornare a crescere in un clima democratico e, mi auguro, di pace”, conclude il ministro.
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