Sport

La protesta del presidente di Confedercontribuenti: “Dalla Nazionale messaggio negativo contro il razzismo, non guarderò la partita”

ROMA – “La Nazionale di Calcio ha deciso di non inchinarsi per dire no al razzismo. E io dico, invece, che proprio per questo gesto incredibilmente ingiustificato per una Nazionale di un Paese civile come l’Italia… mi rifiuterò di guardare la partita e di tifare e di gridare ‘Forza Italia’… E’ un mio rammarico, ma è la giusta scelta per una Nazionale che, così facendo, si dimostra insensibile in un Paese che più degli altri vive il fenomeno migratorio anche con mille disagi. Ricordiamoci che siamo il Paese di Lampedusa. Ricordiamoci che questa Nazionale potrà incidere sulla mente di migliaia e migliaia di giovani e di meno giovani che possono sentirsi rilegittimati dai ‘campioni’, come vengono ritenuti i nostri giocatori, a dire che il ‘razzismo’ è un fenomeno che può esistere e che necessariamente non debba essere condannato. Se ciò accadrà veramente è una vergogna… di cui vergognarsi. Credo che con questo gesto i nostri calciatori della Nazionale dimostreranno magari di poter vincere le partite, ma di uscirne certamente sconfitti sul piano della civiltà e della grande esigenza democratica di lottare le ingiustizie in questo mondo”.

La forte e decisa presa di posizione arriva dal presidente nazionale della Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro (foto), dopo aver appreso la notizia dalla stampa che in queste ore l’ha diffusa.

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Redazione L'Opinionista

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