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La radiovisione piace sempre più: il commento di Suraci (Rtl 102.5)

ROMA – I dati del Censis diffusi oggi all’interno del rapporto “La transizione verso la radiovisione” confermano l’indiscusso successo della radiovisione: credibile, professionale, sempre in diretta e fruibile su qualunque schermo in tv o in streaming. E’ un mezzo perfetto che integra tecnologia e tradizione ed è seguito saltuariamente da ben 19 milioni di italiani. Nell’anno della pandemia, più di 5 milioni di persone hanno scoperto per la prima volta la radiovisione sugli schermi televisivi, su PC, tablet e smartphone.

Altri numeri parlano chiaro: più di 4 milioni di italiani seguono ogni giorno la radiovisione. Sono aumentati del 4,7% nel primo semestre del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma gli italiani che guardano anche saltuariamente la radio in tv superano gli 11 milioni. Quelli che seguono i programmi radiofonici da device diversi da quelli tradizionali sono complessivamente più di 19 milioni. L’81,4% degli italiani, inoltre, è convinto che la radiovisione sia un nuovo media che combina i contenuti di qualità della radio con le infinite possibilità di ascolto e di visione in diretta su una molteplicità di schermi.

Non solo: la radio che realizza contenuti grazie al lavoro di giornalisti e conduttori e la programmazione in diretta costituiscono per gli italiani un valore aggiunto rispetto alle piattaforme digitali. Tra i contenuti che il pubblico apprezza di più quelli che raccontano la politica italiana, la scienza, i media e la tecnologia, senza dimenticare la cronaca nera e lo sport. La radiovisione, secondo i dati Censis, incontra la richiesta degli italiani di seguire un mezzo credibile e affidabile.

“Lo studio del Censis sulla radiovisione dimostra quanto il lavoro di Rtl 102.5 abbia anticipato i tempi inventando di fatto la radiovisione con scelte all’avanguardia che hanno potenziato l’efficacia della trasmissione e la valorizzazione degli inserzionisti pubblicitari”, afferma Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102.5, subito dopo la presentazione del Rapporto Censis a Roma. “La radiovisione non è solo un’immagine aggiunta alla voce – ha aggiunto Suraci – ma è un prodotto completamente nuovo, capace di portare i contenuti contemporaneamente su tutte le piattaforme di trasmissione e di garantire così massima libertà di fruizione agli ascoltatori. La ricerca del Censis conferma dunque l’altissimo gradimento della radiovisione e l’importanza dell’offerta di contenuti credibili, affidabili e in diretta, che RTL 102.5 ha potenziato a 360 gradi”.

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Redazione L'Opinionista

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