“L’aggeggino” è il titolo della canzone che Fabio Concato ha dedicato ad un affetto molto speciale, la sua prima nipotina. Il brano è disponibile anche in video sul canale YouTube e sui profili ufficiali del cantautore e qui di seguito riportato. È una canzone delicata, in cui ritroviamo il Concato più intimo, quello capace di tradurre le emozioni più profonde. Spostandosi da una generazione all’altra – quasi a chiudere il cerchio – il cantautore torna a trattare quella sfera di sentimenti genitoriali che ha così poeticamente evocato negli anni.
Se con “Fiore di maggio” e “Giulia” (dedicate rispettivamente alla primogenita Carlotta e alla seconda figlia) Concato poneva il suo “marchio” sul mondo degli affetti familiari, con “L’aggeggino” racconta, con il suo inconfondibile stile, un’emozione sconosciuta, diversa dalle precedenti.
“C’è un aggeggino adesso tra le mie braccia ….e una speranza così grande non la ricordavo più….. c’è un grande amore adesso tra le mie dita, e c’è una forza esagerata: non la ricordavo più” canta Fabio, riferendosi alla nascita di Nina in piena pandemia, e all’energia che gli ha portato.
“Energia inaspettata e indispensabile in questo tempo così difficile” ci racconta il cantautore parlando di questa sua nuova canzone, come una finestra sul mondo che finalmente si apre per far entrare la luce e il futuro.
“L’aggeggino” è stata scritta e cantata da Fabio Concato, e prodotta da Fabio Concato e Massimo Giannettoni per l’etichetta Halidon. Il video è dell’illustratore e vignettista Adriano Merigo. Hanno suonato: Ornella D’Urbano (piano, tastiere e arrangiamenti), Larry Tomassini (chitarre) Gabriele Palazzi Rossi (batteria), Stefano Casali (basso), Costantino Brigliadori (flauto).
Cantautore singolare e tra i più amati nel panorama musicale italiano, interprete raffinato ed elegante, Fabio Concato è riuscito, come pochi altri artisti, a scrivere canzoni profondamente personali e al tempo stesso facilmente condivisibili con il grande pubblico. Ha accompagnato generazioni con il suo mondo compositivo poetico, intimista e pieno di ironia, popolato da canzoni che, come fossero fotografie, narrano storie della nostra quotidianità con uno stile mai banale.