BOLOGNA – E’ in radio, in digitale e su YouTube, “L’amore perduto”, il nuovo singolo e video di Valentina Mattarozzi (Azzurra Music). Questo brano vuole commemorare tutte le persone che hanno sofferto per le crudeltà della seconda guerra mondiale, uno dei peggiori capitoli della storia dell’umanità, per non dimenticare che qualunque guerra è il “male” assoluto.
“L’amore perduto” è uscito a ridosso del 25 aprile, giorno della “Liberazione”, portandoci nel passato, oltre 70 anni fa, durante la seconda guerra mondiale. La storia che viene raccontata nel testo è molto articolata, e realmente accaduta. La canzone è dedicata ad una donna, già sposata con figli che si innamora perdutamente di un militare di carriera, di cui rimane incinta. Tutta la sua famiglia, durante una retata, viene deportata dai tedeschi nei tristemente famosi campi, in Austria, e riusciranno ad uscire solo per merito di uno scambio di prigionieri, aiutati proprio dall’amante della donna. Lei però dovrà ripiegare a vivere con un uomo che non ama, suo marito, che ogni giorno le rammenta con immutato rancore il suo tradimento e l’errore di essere rimasta incinta dell’ufficiale. Ma del resto, se quel figlio non fosse stato concepito, probabilmente loro sarebbero diventati, come tanti, solo cenere nei campi di concentramento.
L’arrangiamento a ritmo di Rumba, pensato da Teo Ciavarella è sinuoso ed elegante, perfetto nel condurci per mano nell’atmosfera della storia. Gli strumenti di accompagnamento si intercalano alla “protagonista musicale”, quale è la fisarmonica di Massimo Tagliata, che con infinita dolcezza riesce ad esprimere una grande forza narrativa ed espressiva.
“Il videoclip, con le coreografie di Claudia Rota – racconta il regista Milo Barbieri – si sofferma solo su una parte della storia ovvero sulla sofferenza di quell’amore impossibile, ma così forte da resistere nel tempo, cristallizzando il momento dell’addio e, il sentimento che se ne trae, è così forte da poter far cadere anche a noi qualche lacrima. Sono i dettagli a raccontare la storia di un saluto troppo precoce, probabilmente definitivo, mentre la musica invita a lasciarsi andare al fascino avvolgente delle atmosfere retrò. La voce sensuale e le parole di Valentina Mattarozzi, sono protagoniste in questo dipinto congelato nel tempo e nello spazio, contornate di dolce amarezza e della stessa rassegnazione che si intravede in fondo agli occhi del militare che imbocca il viale che lo accompagnerà verso il suo destino, perché in fondo, la frase: “per sempre” esiste solamente nelle favole”.