Gabriella Martinelli è la vincitrice della 15° edizione de “L’artista che non c’era”, il premio musicale organizzato dalla storica rivista musicale “L’isola che non c’era”. Cantautrice di origini pugliesi, Gabriella Martinelli è sicuramente uno dei nomi più interessanti tra le nuove leve del cantautorato Italiano femminile. Fresco di pubblicazione il suo secondo album, “La pancia è un cervello col buco” (lo scorso 1° giugno abbiamo parlato di Casimira, il suo secondo videoclip), un disco crossover dalle intuizioni avvincenti. É un album dalla grande personalità tanto quanto la voce dell’artista, autrice e interprete delle sue canzoni.
8 tracce registrate in presa diretta, dal sound minimale ma deciso, che raccontano storie di donne. Idoli, signorine Bovary piene di dubbi e incertezze dilanianti. Signorine felicità colorate come le stoviglie, di nostalgia, oppure di slancio verso nuove spensieratezze.
Creature libere, a volte come il peccato, espressioni dei sentimenti e compagne di baci che tradiscono tre volte, come il canto di un gallo. Protagoniste di altre vite oltre le loro, oltre la nostra. Sono storie, dove lo spirito e la voluttà si fanno veste cangiante. L’abito di una donna non è solo la stoffa che porta addosso, ma può essere una canzone, che dalla sua bellezza è indivisibile.
Gabriella canta storie, lo fa con ironia e con la sua voce importante, racconta i luoghi, i suoni e i colori che hanno formato la sua crescita artistica.
“Quella di venerdì al CPM di Milano stata una giornata lunga e meravigliosa – dice Gabriella. Un’occasione speciale per rincontrare amici e conoscere gente nuova. ‘L’isola che non c’era’ è una realtà attenta a chi vive di musica e sono felice di aver preso parte alla grande festa de ‘L’artista che non c’era’. Sul palco con me i miei due musicisti: Andrea Jannicola alla chitarra e Paolo Mazziotti basso, cori e percussioni. Portiamo a casa un premio preziosissimo: un tour di concerti per l’Italia con il Bando Promozione Nuovo Imaie e questo ci rende doppiamente felici: tutto quello che vogliamo è suonare, viaggiare, incontrarvi e suonare ancora”.